Caos serie B, paradosso Palermo. I rosanero continuano a faticare. Ed anche a Como è arrivato un nuovo deludente pareggio per 1-1 con le stesse dinamiche – preoccupanti – della partita casalinga col Benevento. Stesso canovaccio con un buon avvio, rete iniziale (questa volta di Buttaro) e qualche discreta fiammata. Poi la squadra avversaria viene fuori e trova il pareggio. A quel punto si spegne la luce con una squadra che non riesce a rendersi pericolosa.

Il nuovo pareggio della squadra allenata da Eugenio Corini continua a certificare la crisi di risultati nelle ultime giornate. Un solo successo in 12 partite datato 17 marzo (5-2 al Modena), con otto pareggi e tre sconfitte.

Aprile senza vittorie, maggio si apre con un pari

Aprile senza vittorie. Al rientro dall’ultima pausa, infatti, il Palermo non ha più vinto perdendo a Parma 2-1, pareggiando a Pasquetta con il Cosenza 0-0, andando nuovamente ko a Venezia 3-2 e non riuscendo a battere il fanalino di coda Benevento che ha imposto al Barbera l’1-1. E ieri, 1 maggio, un ennesimo pari.

Un cammino dai play out… ma i play off si avvicinano

Quello del Palermo è un cammino da play out, anzi, da marcia retrocessione. Tuttavia, quando mancano tre giornate e con 45 punti conquistati, i rosanero si avvicinano alla zona play off che dista sempre meno. È un paradosso causato dal caos della serie B.

Otto squadre in tre punti

I risultati della giornata appena disputata, infatti, aggrovigliano ancor di più situazione. Il Pisa ha perso con l’Ascoli che ha agguantato i toscani in classifica e superato i siciliani di una lunghezza. Ko anche per la Reggina superata dal Frosinone che ha festeggiato la promozione in serie A. I calabresi, già con un 3 punti di penalizzazione subiti, potrebbe subire un’ulteriore riduzione di punti e togliersi dalla lotta.

Il Venezia grazie al 5-0 rifilato al malcapitato Modena acciuffa i rosanero a quota 45 mentre gli emiliani rimangono fermi a 44 punti. Ma la lotta ai play off potrebbe riguardare anche Como e Ternana, quest’ultima battuta a Cagliari nell’anticipo, che stazionano a 43 punti.

Insomma, è vero che la quota play off è più vicina nonostante i piccoli ed incerti passi, ma è altrettanto vero che le squadre pretendenti per gli ultimi due posti per gli spareggi sono aumentate. Dando per scontato che Cagliari, sesto con 51 punti, e Parma, quinto con 52, siano già sicure dell’accesso alle partite per la serie A. In questo senso, il prossimo turno potrebbe già dare più certezze anche dal punto di vista aritmetico.

Rush finale

Decisive, come non mai, le ultime tre giornate. Il Palermo dovrà affrontare la Spal, la trasferta di Cagliari e chiuderà la stagione regolare ospitando il pericolante Brescia.

Corini resta ottimista e continua a crederci

Nel dopo partita con il Como il tecnico rosanero ha detto di crederci. E che nelle ultime tre partite si potrebbe creare qualche cosa di importante.

Di certo c’è un finale thrilling ma il Palermo se vuole ambire ai play off deve tornare a vincere. Ma c’è una vera e propria ammucchiata per i play off ed i rosanero non brillano da troppo tempo.

Insomma, Brunori e compagni rimangano ancora in ballo ma più per demerito delle altre formazioni e per un equilibrio totale nel campionato di serie B che a 270 minuti dalla fine ha espresso un solo verdetto finale: la promozione del Frosinone in serie A. Questo approccio ai play off, soprattutto per gli ultimi posti della griglia, sembra da qualche settimana una corsa del gambero.

Ma anche a Como poche luci

Il Palermo visto a Como però è sembrato lo stesso di quello visto con il Benevento e più in generale in questo periodo di involuzione della squadra. A parte alcune azioni in avvio e la nota positiva di Alessio Buttaro che ha svolto molto bene il suo compito sulla fascia destra trovando anche il primo gol in rosanero e, in generale, tra i professionisti.

Verre non è sembrato per niente Modric. Il paragone lo aveva fatto Corini all’antivigilia del match. E neppure Isco. Lo si è visto nel primo tempo con una sventola da ben oltre 30 metri. Splendido il suo tentativo balistico. Ma è finito li. Non ci sono state verticalizzazioni degne di nota. Segre, tornato titolare, non ha fatto mancare il suo dinamismo, ma inventiva ed inserimenti non si sono visti. Per Gomes solito discorso: prestazione di sacrificio (e fin qui ci siamo) ma non dà il giusto apporto nella costruzione delle azioni d’attacco.

In avanti, a parte il palo sull’azione del gol, Brunori si è visto poco. Ha lottato. Ma è apparso isolato. E Tutino non è visto. Le sue doti sono rimaste inespresse. Se davvero il Palermo vuol puntare ad un posto al sole deve scrollarsi questo torpore.

Diversamente si concretizzerebbe la stagione delle occasioni perse che di partita in partita negli ultimi tempi si sta, comunque, materializzando.

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