L’ora X è scattata oggi alle 13. Scaduto il termine per la presentazione delle proposte per la manifestazione d’interesse (pubblicata lo scorso 27 maggio) a rappresentare il titolo sportivo della Città di Catania nei campionati Figc, sono quattro le documentazioni pervenute tramite Pec al protocollo generale del Comune di Catania.
L’obiettivo, dopo il fallimento del dicembre scorso e l’esclusione della squadra dal campionato ad inizio aprile, è individuare una proprietà che corrisponda ai requisiti del bando. Nonché iscrivere ed allestire un team con i colori rossazzurri e che rappresenti il capoluogo etneo alla serie D 2022-23. Tre anni fa successe una cosa simile a Palermo. Dopo il fallimento ripartì dalla quarta serie ed ora sta muovendo i primi passi verso la serie B.
Le cinque proposte
Le cinque proposte arrivano da Luigi Ferlito per conto di Fabio Maestri; Gioacchino Amato per conto di Mmr Cinema; Dante Scibilia per conto di Pelligra Group Pty Ltd; Luca Giovannone per conto di Osmosi Spa e di e Antonello Mascali per conto di “imprenditori catanesi, inglesi, coreani e spagnoli”.
“L’Amministrazione Comunale è pienamente soddisfatta – ha detto il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi – perché la manifestazione d’interesse ha avuto successo attraendo ben quattro possibili gruppi di investitori, che appaiono tutti ben strutturati e degni di ogni considerazione. Ciascuna di esse verrà valutata con piena attenzione e massimo rigore, badando all’esclusivo interesse di garantire un futuro solido e una prospettiva agonistica di ampio respiro al Calcio a Catania, in linea alla tradizione sportiva etnea e alle legittime aspirazioni degli sportivi e dei tifosi rossazzurri”.
Entro fine giugno il Comune indicherà la compagine che rappresenterà Catania
Tra una decina di giorni e comunque entro il mese di giugno il Comune indicherà “nella massima serietà e trasparenza”, la compagine ritenuta più idonea per rappresentare Catania nel mondo calcistico nazionale.
Calcio Catania, tra i requisiti anche un piano quadriennale
Tra i dati salienti, risulta esserci un punto che riguarda l’obbligo da parte delle società interessate di presentare un piano di quattro anni con l’organizzazione riguardante la prima squadra, il settore giovanile (e in caso anche quello femminile). Ma anche progetti di marketing o di rilevanza sociale.
Questo piano dovrà essere accompagnato da una massima sui costi e sui ricavi diviso per ciascuna annualità e organizzato per macro-aree. E devono essere indicati sponsor e, o, sostenitori già individuati.
La selezione, infine, toccherà al sindaco e tra i “requisiti qualificanti” ci sono: la presenza, nell’organigramma societario, di figure professionali che abbiano qualificata esperienza in ambito sportivo; la presenza di una struttura dedicata alla comunicazione esterna delle attività della squadra e ai rapporti coi tifosi; la presenza, nel piano delle attività sportive, della disponibilità eventuale di strutture polifunzionali idonee allo sviluppo del progetto legato alle attività della prima squadra.
Non verranno prese in considerazione le proposte di chi ha ricoperto negli ultimi 5 anni, “il ruolo di socio, amministratore e/o dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione alla Figc”.
Più dettagli sul sito ufficiale del Comune di Catania.
Bando di gara per lo stadio Massimino, la casa del Calcio Catania
Nei giorni scorsi, dopo l’ultimo passaggio con esito positivo per il parere obbligatorio del Genio Civile, è stata pubblicata sul mercato elettronico Mepa la gara a evidenza pubblica, aperta cioè a tutti gli operatori del settore, per individuare l’impresa che dovrà eseguire il progetto di restyling dello Stadio Angelo Massimino di Catania e dell’annesso campo a dimensioni ridotte, denominato Cibalino.
Gli interventi, terreno, spalti rinnovati, ampio tabellone luminoso
Numerosi i lavori da realizzare nello storico impianto etneo, teatro della storica frase diventata iconica “Clamoroso al Cibali” nata il 4 giugno del 1961 dopo il 2-0 del Catania all’Inter. Gli ultimi interventi risalgono, appunto, a 25 anni fa in occasione delle Universiadi del 1997. L’anno dopo l’impianto ospitò per la prima volta la Nazionale. L’Italia di Cesare Maldini si impose 3-0 sulla Slovacchia.
Si interverrà sul terreno di gioco, con il rifacimento completo, a fine del prossimo campionato. Prevista la posa di un manto verde di ultima generazione, misto naturale/sintetico.
Sugli spalti verranno realizzate migliorie strutturali e installati seggiolini in ogni settore. I lavori riguarderanno anche i servizi igienici che verranno totalmente rifatti, la tribuna stampa e il tunnel di accesso allo stadio.
Verrà, inoltre, installato un ampio tabellone luminoso, di ultima generazione largo 16 metri e alto 4 metri. I lavori verranno modulati in modo tale da consentire la piena fruibilità dell’impianto anche durante la stagione agonistica. Verranno utilizzate le pause più lunghe del campionato per realizzare le opere più invasive.
Altri interventi, meno visibili ma altrettanto importanti, riguarderanno la recinzione interna, l’impianto antincendio ed elettrico. Ma anche le panchine, la recinzione parterre-campo, le partizioni tra le tribune e l’area riservata ai disabili. Questa verrà spostata al livello del terreno di gioco.
Il restyling interesserà anche il Cibalino, con il nuovo manto erboso misto sintetico, ma anche la pista di atletica leggera del Massimino che verrà rigenerata per consentire lo svolgimento di competizioni agonistiche.
La spesa ammonta a 6 milioni, c’è tempo fino al 22 luglio
La spesa complessiva ammonta a 6 milioni e mezzo di euro, iva compresa; le offerte dovranno essere presentate sul mercato elettronico entro il prossimo 22 luglio.
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