Il credito di imposta per sviluppo e ricerca non deve essere restituito all’Agenzia delle Entrate. A stabilirlo è stata la Commissione tributaria provinciale di Bologna decidendo il ricorso su un atto di recupero crediti d’imposta subito da un Srl siciliana, difesa dagli avvocati Alessandro Dagnino e Antonino Calcò.
Previsto uno stanziamento pari a 500 milioni di euro: 100 per il 2022, 180 per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 per il 2025. Ad usufruirne potranno essere gli alberghi, gli agriturismi, le strutture ricettive all’aria aperta, le imprese del comparto turistico, i parchi tematici e gli stabilimenti balneari.
Spiega l'assessore Armao: "L’idea è quella di esentare, attraverso la fiscalità di sviluppo, una quota parte di imposte, per i primi tre anni di attività, alle startup consentendone la crescita, rafforzando una misura adottata a livello statale”.
Pierobon afferma che “fermo restando la bontà e la necessità di intensificare la raccolta differenziata o il prelievo selettivo del materiale presso i produttori, bisogna rimodulare gli incentivi per tutto il processo che interessa più attività e più soggetti nel riciclaggio del materiale”.