ROMA (ITALPRESS) – E’ atterrato all’aeroporto di Fiumicino l’ultimo C130 dell’Aeronautica Militare che ha riportato in Italia civili afghani, i carabinieri del Tuscania e il console Tommaso Claudi e l’ambasciatore Stefano Pontecorvo.
“Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato all’evacuazione di 5 mila afghani – ha detto a Fiumicino il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio – Siamo il primo Paese in Europa per il numero di evacuati, ringrazio l’intelligence e gli uomini e donne del Ministero della Difesa. Finisce la fase 1 ma adesso comincia quella più difficile, ci sono tanti afghani che aspettano di essere evacuati non possiamo farlo con i ponti aerei ma siamo pronti a lavorare per garantire a queste persone che hanno collaborato per 20 anni di potere avere la stessa possibilità dei 5 mila che abbiamo già evacuato. C’è una grande preoccupazione per le minacce terroristiche”.
“Ci auguriamo che le agenzie delle Nazioni Unite possano restare nel territorio afghano e rappresentare il presidio sui diritti umani. Stiamo mettendo a punto il piano italiano per potere coordinare le iniziative sia a livello internazionale che nazionale per l’accoglienza di chi è arrivato. Inizia una fase 2 molto difficile in cui l’imperativo deve essere non abbandonare questo popolo. L’Italia sta lavorando a un G20 straordinario sull’Afghanistan per arrivare ad una linea condivisa sul futuro del popolo afghano” ha concluso Di Maio.
(ITALPRESS).
“Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato all’evacuazione di 5 mila afghani – ha detto a Fiumicino il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio – Siamo il primo Paese in Europa per il numero di evacuati, ringrazio l’intelligence e gli uomini e donne del Ministero della Difesa. Finisce la fase 1 ma adesso comincia quella più difficile, ci sono tanti afghani che aspettano di essere evacuati non possiamo farlo con i ponti aerei ma siamo pronti a lavorare per garantire a queste persone che hanno collaborato per 20 anni di potere avere la stessa possibilità dei 5 mila che abbiamo già evacuato. C’è una grande preoccupazione per le minacce terroristiche”.
“Ci auguriamo che le agenzie delle Nazioni Unite possano restare nel territorio afghano e rappresentare il presidio sui diritti umani. Stiamo mettendo a punto il piano italiano per potere coordinare le iniziative sia a livello internazionale che nazionale per l’accoglienza di chi è arrivato. Inizia una fase 2 molto difficile in cui l’imperativo deve essere non abbandonare questo popolo. L’Italia sta lavorando a un G20 straordinario sull’Afghanistan per arrivare ad una linea condivisa sul futuro del popolo afghano” ha concluso Di Maio.
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