NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – A New York per crescere ancora. La tournee statunitense degli azzurri fa tappa nella Grande Mela: domani alle 16 locali, le 21 in Italia, la Nazionale di Luciano Spalletti è attesa dal secondo test negli States, avversario di giornata alla Red Bull Arena di Harrison è l’Ecuador. Rispetto al Venezuela battuto giovedì, “è un confronto più difficile, loro hanno qualità, garra, rapidità e tecnica – avverte alla vigilia il ct – Sarà un test importante, sono curioso di vedere se si applicano quelle cose di cui abbiamo parlato nell’analisi della partita contro il Venezuela”. Come per esempio l’ingenuità sul gol preso. “Costruzione bassa sì, sempre, ma non fino all’incoscienza perchè se perdi palla e crei un calcio di rigore o prendi gol, allora la situazione non è stata valutata bene”, avverte Spalletti, che si gode Retegui (“Ha fatto vedere di essere un calciatore perfetto per quel ruolo. Durante le convocazioni precedenti non era a disposizione perchè infortunato ma col Venezuela ha fatto due grandissimi gol e un lavoro importante per la squadra”) e per domani annuncia dai 7 ai 9 cambi, con Raspadori sicuro di una maglia da titolare. “Non abbiamo molto tempo come in un club. Qui bisogna fare delle sintesi veloci ed essere intelligenti per capire che dobbiamo fare dei passi in avanti per diventare di un livello superiore a quello di adesso”. La Nazionale, intanto, si gode l’affetto dei suoi tifosi oltre Oceano: dopo il grande entusiasmo sugli spalti del “Chase Stadium” (“La partita l’hanno vinta i tifosi che ci hanno accolto in maniera straordinaria. Credo che questo dia ai nostri ragazzi una grande iniezione di fiducia per il futuro”, ha sottolineato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in visita al Palazzo di Vetro dell’Onu), anche a New York l’accoglienza è stata calorosa. Prima la visita alla comunità italiana, poi l’incontro all’Adidas Store sulla 5th Avenue dove tanti sostenitori hanno atteso la Nazionale fin dall’apertura nella prima mattinata, nonostante la fitta pioggia caduta su New York. “Si tocca con mano quello che è l’amore per la nostra maglia e la nostra Nazione, ci trasmettono un grande affetto che ci mette un pò di pressione perchè ci danno delle responsabilità maggiori, ma allo stesso tempo ci caricano di forza”, assicura Spalletti, per il quale “come gruppo siamo molto vicini ai comportamenti che ci vogliono”. Pensiero condiviso anche da Jorginho, fra i leader della splendida cavalcata a Euro2020: “Come gruppo c’è una somiglianza rispetto al passato che è quella dell’unione che si sta creando, quell’ambiente in cui si sta bene insieme e credo sia una cosa molto importante, perchè siamo un gruppo che fuori dal campo sta bene, ride, sembra una cosa banale ma questa cosa in campo ti dà qualcosa in più”. Cresciuto in Premier (“soprattutto a livello di impatto e aggressività. Penso che era quello che un pò mi mancava”), per quanto riguarda il test di domani “cercheremo di fare quello che ci chiede il mister. L’Ecuador è una squadra esperta di alto livello che va sempre ai Mondiali, sarà un altro buon test per noi. Sul discorso mentale c’è da migliorare ma siamo sulla strada giusta”. E lo pensa anche Gigi Buffon, oggi all’Onu assieme a Gravina: “Non so dove arriveremo, ma difficilmente tradiremo le aspettative. Anche grazie al lavoro del presidente e del ct questa squadra sta tirando fuori delle qualità ben espresse che ci caratterizzano e ci fanno sempre fare la partite. Alcune volte puoi perdere, ma in questo modo difficilmente sbagli l’appuntamento”.
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