ROMA (ITALPRESS) – Gli Stati Uniti hanno diffuso una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiede un “cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi” nella Striscia di Gaza. Lo ha detto il Segretario di Stato Antony Blinken, nel corso del suo sesto tour in Medio Oriente. “Bene, in effetti, abbiamo una risoluzione che abbiamo presentato proprio ora davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi, e speriamo vivamente che i paesi lo sostengano”, ha affermato Blinken. “Penso che ciò manderebbe un messaggio forte, un segnale forte”, ha commentato il capo della diplomazia saudita all’emittente televisiva “al Hadath” durante una visita in Arabia Saudita per discutere della guerra tra Israele e Hamas, scatenata dal devastante attacco del gruppo terroristico del 7 ottobre.
Washington in precedenza era stata contraria alla parola “cessate il fuoco”. Durante la guerra durata cinque mesi, ha posto il veto su tre progetti di risoluzione, due dei quali avrebbero richiesto un cessate il fuoco immediato. Più recentemente, gli Stati Uniti hanno giustificato il loro veto affermando che tale azione del consiglio potrebbe mettere a repentaglio gli sforzi di Stati Uniti, Egitto e Qatar per mediare una pausa nella guerra e il rilascio degli ostaggi.
Blinken ha affermato che ciò che sta accadendo nel Mar Rosso è un problema internazionale, non solo americano, sottolineando che continuano le pressioni sull’Iran affinchè usi la sua influenza sugli Houthi per fermare gli attacchi nel Mar Rosso. In un’intervista con l’emittente televisiva saudita “Al-Arabiya”, il segretario di Stato americano ha detto da Jeddah, dove si è recato ieri in visita, che Washington sta studiando alternative per trattare con Hamas, aggiungendo: “Hamas ha causato molta sofferenza e morte ai palestinesi”.
Blinken ha espresso l’ottimismo di Washington riguardo al raggiungimento di un accordo di scambio tra Israele e Hamas, sottolineando che discuterà del governo di Gaza dopo la guerra durante il suo attuale viaggio in Medio Oriente.
Blinken è atteso oggi al Cairo per discutere con il presidente Abdel Fattah al Sisi della crisi di Gaza e di come arrivare ad una tregua. Il viaggio del capo della diplomazia Usa in Egitto è la seconda tappa del suo sesto tour in Medio Oriente che lo vedrà domani in Israele. Ieri Blinken è stato in Arabia Saudita dove è stato ricevuto dal principe ereditario Mohammed bin Salman a Jeddah. L’incontro ha visto discutere degli “sviluppi nella Striscia di Gaza e degli sforzi compiuti per fermare le operazioni militari e affrontare le loro ripercussioni sulla sicurezza e sul piano umanitario”, ha aggiunto. I due leader “hanno esaminato le relazioni bilaterali e le aree di cooperazione congiunta, oltre agli ultimi sviluppi regionali e internazionali”. In precedenza, il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, e Blinken avevano discusso dell'”importanza di un cessate il fuoco immediato” a Gaza.
Parlando alla stampa saudita, Blinken ha detto che gli Stati Uniti stanno “premendo per un cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi. Ciò porterebbe un sollievo immediato a tante persone che soffrono a Gaza”.
Washington in precedenza era stata contraria alla parola “cessate il fuoco”. Durante la guerra durata cinque mesi, ha posto il veto su tre progetti di risoluzione, due dei quali avrebbero richiesto un cessate il fuoco immediato. Più recentemente, gli Stati Uniti hanno giustificato il loro veto affermando che tale azione del consiglio potrebbe mettere a repentaglio gli sforzi di Stati Uniti, Egitto e Qatar per mediare una pausa nella guerra e il rilascio degli ostaggi.
Blinken ha affermato che ciò che sta accadendo nel Mar Rosso è un problema internazionale, non solo americano, sottolineando che continuano le pressioni sull’Iran affinchè usi la sua influenza sugli Houthi per fermare gli attacchi nel Mar Rosso. In un’intervista con l’emittente televisiva saudita “Al-Arabiya”, il segretario di Stato americano ha detto da Jeddah, dove si è recato ieri in visita, che Washington sta studiando alternative per trattare con Hamas, aggiungendo: “Hamas ha causato molta sofferenza e morte ai palestinesi”.
Blinken ha espresso l’ottimismo di Washington riguardo al raggiungimento di un accordo di scambio tra Israele e Hamas, sottolineando che discuterà del governo di Gaza dopo la guerra durante il suo attuale viaggio in Medio Oriente.
Blinken è atteso oggi al Cairo per discutere con il presidente Abdel Fattah al Sisi della crisi di Gaza e di come arrivare ad una tregua. Il viaggio del capo della diplomazia Usa in Egitto è la seconda tappa del suo sesto tour in Medio Oriente che lo vedrà domani in Israele. Ieri Blinken è stato in Arabia Saudita dove è stato ricevuto dal principe ereditario Mohammed bin Salman a Jeddah. L’incontro ha visto discutere degli “sviluppi nella Striscia di Gaza e degli sforzi compiuti per fermare le operazioni militari e affrontare le loro ripercussioni sulla sicurezza e sul piano umanitario”, ha aggiunto. I due leader “hanno esaminato le relazioni bilaterali e le aree di cooperazione congiunta, oltre agli ultimi sviluppi regionali e internazionali”. In precedenza, il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, e Blinken avevano discusso dell'”importanza di un cessate il fuoco immediato” a Gaza.
Parlando alla stampa saudita, Blinken ha detto che gli Stati Uniti stanno “premendo per un cessate il fuoco immediato legato al rilascio degli ostaggi. Ciò porterebbe un sollievo immediato a tante persone che soffrono a Gaza”.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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