SANTA MARIA CAPUA VETERE (CASERTA) (ITALPRESS) – “Mai più violenza, quegli atti sfregiano la dignità delle persone umane. Il carcere è un luogo di dolore, di pena, di sofferenza, ma non sia mai un luogo di violenza e di umiliazione”. Così il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, al termine della visita, insieme al presidente del Consiglio Mario Draghi, presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), teatro delle note violenze sui detenuti il 6 aprile 2020.
“Nell’ambito dei fondi complementari al PNRR, è stata prevista la realizzazione di 8 nuovi padiglioni. Tra gli istituti sui quali dovranno insistere le nuove costruzioni, c’è anche Santa Maria Capua Vetere, insieme a Rovigo; Vigevano, Viterbo, Civitavecchia, Perugia, Ferrara e Reggio Calabria”, ha spiegato Cartabia. “Per il triennio 2021-2023, abbiamo già previsto circa 381 milioni per le ristrutturazioni e l’ampliamento degli spazi. Si tratta di fondi ordinari, a cui contiamo di aggiungerne altri che risultano iscritti nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture”, ha aggiunto. La ministra ha detto anche che “bisogna intervenire sull’ordinamento penitenziario e sull’organizzazione del carcere. Occorre poi rimediare alla grave diminuzione del personale che si è verificato nel corso degli anni, provvedendo immediatamente a nuove assunzioni”.
(ITALPRESS).
“Nell’ambito dei fondi complementari al PNRR, è stata prevista la realizzazione di 8 nuovi padiglioni. Tra gli istituti sui quali dovranno insistere le nuove costruzioni, c’è anche Santa Maria Capua Vetere, insieme a Rovigo; Vigevano, Viterbo, Civitavecchia, Perugia, Ferrara e Reggio Calabria”, ha spiegato Cartabia. “Per il triennio 2021-2023, abbiamo già previsto circa 381 milioni per le ristrutturazioni e l’ampliamento degli spazi. Si tratta di fondi ordinari, a cui contiamo di aggiungerne altri che risultano iscritti nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture”, ha aggiunto. La ministra ha detto anche che “bisogna intervenire sull’ordinamento penitenziario e sull’organizzazione del carcere. Occorre poi rimediare alla grave diminuzione del personale che si è verificato nel corso degli anni, provvedendo immediatamente a nuove assunzioni”.
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