ROMA (ITALPRESS) – “Il centrodestra di Giorgia Meloni si è precipitato a presentare in Commissione Lavoro un emendamento per bocciare la nostra proposta di salario minimo che migliorerebbe gli stipendi di quasi 4 milioni di lavoratori. Uno schiaffo a giovani, donne e uomini che non arrivano a fine mese.
Non hanno fatto ancora nulla, invece, per cancellare la vergognosa decisione dello scorso 5 luglio di ripristinare i vitalizi in Senato”. Lo scrive su Facebook il presidente del M5S Giuseppe Conte.
“Vi è chiaro? Salario minimo no, vitalizi massimi sì.
Noi continueremo a oltranza e senza sconti la nostra battaglia per il salario minimo in Aula. Ma continueremo anche la nostra storica battaglia contro i costi della politica – aggiunge -: dopo avere evitato che l’adeguamento degli stipendi per i capigruppo – che noi non prenderemo – fosse a carico degli italiani, abbiamo presentato altri due ordini del giorno alla Camera che verranno messi in votazione giovedì prossimo in occasione dell’approvazione del bilancio: uno per scongiurare aumenti degli stipendi dei deputati e, anzi, per ottenerne la riduzione; l’altro per evitare che si ripeta alla Camera lo scempio sui vitalizi di qualche giorno fa al Senato”.
“Noi abbiamo un’altra idea della politica. Ad esempio quella che suscita la reazione soddisfatta di dirigenti scolastici e studenti che nelle scorse settimane, in un momento di grande difficoltà, hanno ricevuto 1 milione di euro in computer e attrezzature informatiche pagate con i soldi delle indennità a cui i parlamentari del M5S hanno rinunciato”, conclude Conte.
Non hanno fatto ancora nulla, invece, per cancellare la vergognosa decisione dello scorso 5 luglio di ripristinare i vitalizi in Senato”. Lo scrive su Facebook il presidente del M5S Giuseppe Conte.
“Vi è chiaro? Salario minimo no, vitalizi massimi sì.
Noi continueremo a oltranza e senza sconti la nostra battaglia per il salario minimo in Aula. Ma continueremo anche la nostra storica battaglia contro i costi della politica – aggiunge -: dopo avere evitato che l’adeguamento degli stipendi per i capigruppo – che noi non prenderemo – fosse a carico degli italiani, abbiamo presentato altri due ordini del giorno alla Camera che verranno messi in votazione giovedì prossimo in occasione dell’approvazione del bilancio: uno per scongiurare aumenti degli stipendi dei deputati e, anzi, per ottenerne la riduzione; l’altro per evitare che si ripeta alla Camera lo scempio sui vitalizi di qualche giorno fa al Senato”.
“Noi abbiamo un’altra idea della politica. Ad esempio quella che suscita la reazione soddisfatta di dirigenti scolastici e studenti che nelle scorse settimane, in un momento di grande difficoltà, hanno ricevuto 1 milione di euro in computer e attrezzature informatiche pagate con i soldi delle indennità a cui i parlamentari del M5S hanno rinunciato”, conclude Conte.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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