ROMA (ITALPRESS) – “Avvieremo le procedure per valutare quello che accaduto». Lo dice in una intervista a La Repubblica Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera ed esponente Fdi in riferimento all’inchiesta di Fanpage.
«Non possiamo agire come i tribuni del popolo. Giorgia Meloni ha chiesto di vedere tutto il filmato. Non sarebbe la prima volta che una serie di montaggi un pò tendenziosi deformano la realtà – prosegue – E’ chiaro che se dovesse esser confermato quel che abbiamo visto a Piazzapulita agiremo. Noi non abbiamo mai avuto a che fare con nazisti, razzisti, li abbiamo sempre cacciati a pedate». «Se quello che viene evocato dovesse essere confermato dalla visione delle cento ore di girato mi pare evidente ci sia incompatibilità. Ma a due giorni dal voto è difficile dimostrarlo. Credo ci sia un desiderio di fermare una crescita di FdI scritta nelle stelle. C’è un desiderio di centrodestra e Meloni è ritenuta leader affidabile». «C’è un grande desiderio da parte nostra di scrollarci di dosso pagine sanguinose della prima e della seconda guerra mondiale. Vogliamo creare un perimetro dove gli italiani si possano riconoscere e invece pare che qui ci si voglia mettere sempre l’un contro l’altro armati. Accade solo da noi o in qualche Paese africano devastato da guerre tribali».
Conclude Rampelli.
(ITALPRESS).
«Non possiamo agire come i tribuni del popolo. Giorgia Meloni ha chiesto di vedere tutto il filmato. Non sarebbe la prima volta che una serie di montaggi un pò tendenziosi deformano la realtà – prosegue – E’ chiaro che se dovesse esser confermato quel che abbiamo visto a Piazzapulita agiremo. Noi non abbiamo mai avuto a che fare con nazisti, razzisti, li abbiamo sempre cacciati a pedate». «Se quello che viene evocato dovesse essere confermato dalla visione delle cento ore di girato mi pare evidente ci sia incompatibilità. Ma a due giorni dal voto è difficile dimostrarlo. Credo ci sia un desiderio di fermare una crescita di FdI scritta nelle stelle. C’è un desiderio di centrodestra e Meloni è ritenuta leader affidabile». «C’è un grande desiderio da parte nostra di scrollarci di dosso pagine sanguinose della prima e della seconda guerra mondiale. Vogliamo creare un perimetro dove gli italiani si possano riconoscere e invece pare che qui ci si voglia mettere sempre l’un contro l’altro armati. Accade solo da noi o in qualche Paese africano devastato da guerre tribali».
Conclude Rampelli.
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