ROMA (ITALPRESS) – “Il Gruppo è già da un punto di vista intrinseco sostenibile. Ci siamo dati l’obiettivo di poter raggiungere al 2040” la carbon neutrality “attraverso un ruolo attivo nell’ambito della generazione di energia elettrica da fonte rinnovabile che il Gruppo ha fatto propria. Per la prima volta a livello mondiale un’impresa ferroviaria avrà un ruolo attivo di consumatore e produttore di energia elettrica per la trazione ferroviaria”. Così Roberto Tundo, Chief Technology, Innovation & Digital Officer del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e presidente di Fs Technology, in una intervista all’agenzia Italpress.
“Oggi il Gruppo è il maggior energivoro del Paese, consumiamo 6,2 TWh l’anno, alla fine del nostro Piano il 40% sarà prodotto da fonti rinnovabili che istalleremo e utilizzeremo per produrre in proprio energia”, ha aggiunto.
Sulla digitalizzazione Tundo ha spiegato come il “momento di discontinuità è dato dal passaggio da un ruolo del trasporto ad un servizio di mobilità, occorre fare in modo che l’insieme dei servizi di mobilità sia semplice da utilizzare e che tenga conto di eventuali disruption su cui intervenire rapidamente. Per fare questo occorre un grande investimento sulla componente digitale e sull’interoperabilità dei dati”.
Poi uno sguardo al futuro: “Il Gruppo ha sottoscritto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un memorandum d’intesa, che vede anche la Regione Puglia e l’Autorità portuale di Taranto, affinchè si sperimentino due tecnologie differenti che rappresentano entrambe il futuro della mobilità. Una di queste è il Magrail, ossia sulla infrastruttura attuale riusciamo a mettere dei nuovi apparati che consentono a treni di nuova generazione di poter utilizzare l’infrastruttura – ha spiegato Tundo -, grazie al supporto di una levitazione magnetica in aggiunta. Questo consente di poter fruire dell’infrastruttura attuale da parte dei treni che già oggi la percorrono, e di poter aggiungere anche quelli dotati di induzione magnetica”.
Sulla fibra ottica il manager ha evidenziato che il Piano Gigabit Rail&road “è un programma già attivo per poter avere lungo tutta la dorsale dell’infrastruttura ferroviaria e stradale, di cui il Gruppo è dotato, una connettività in fibra ottica ad alta qualità e alta capacità. Questo perchè riteniamo che i servizi che vogliamo offrire sul tema mobilità merci e passeggeri hanno bisogno di un supporto di connettività adeguato”.
Per quanto riguarda i treni supersonici “il memorandum con il ministero prevede che si possa testare da parte nostra questa nuova tecnologia Hyperloop. All’interno di spazi chiusi ad atmosfera controllata passano treni ad altissima velocità, ma chiaramente hanno un grado di complessità molto più elevato e dei tempi di realizzazione che sono più lunghi. L’atmosfera è controllata, viene fatto in modo che all’interno di questo ‘tubò ci sia la possibilità di aver un minor attrito possibile con l’aria, anche questo sicuramente non aiuta nel rapido sviluppo”.
“Oggi il Gruppo è il maggior energivoro del Paese, consumiamo 6,2 TWh l’anno, alla fine del nostro Piano il 40% sarà prodotto da fonti rinnovabili che istalleremo e utilizzeremo per produrre in proprio energia”, ha aggiunto.
Sulla digitalizzazione Tundo ha spiegato come il “momento di discontinuità è dato dal passaggio da un ruolo del trasporto ad un servizio di mobilità, occorre fare in modo che l’insieme dei servizi di mobilità sia semplice da utilizzare e che tenga conto di eventuali disruption su cui intervenire rapidamente. Per fare questo occorre un grande investimento sulla componente digitale e sull’interoperabilità dei dati”.
Poi uno sguardo al futuro: “Il Gruppo ha sottoscritto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un memorandum d’intesa, che vede anche la Regione Puglia e l’Autorità portuale di Taranto, affinchè si sperimentino due tecnologie differenti che rappresentano entrambe il futuro della mobilità. Una di queste è il Magrail, ossia sulla infrastruttura attuale riusciamo a mettere dei nuovi apparati che consentono a treni di nuova generazione di poter utilizzare l’infrastruttura – ha spiegato Tundo -, grazie al supporto di una levitazione magnetica in aggiunta. Questo consente di poter fruire dell’infrastruttura attuale da parte dei treni che già oggi la percorrono, e di poter aggiungere anche quelli dotati di induzione magnetica”.
Sulla fibra ottica il manager ha evidenziato che il Piano Gigabit Rail&road “è un programma già attivo per poter avere lungo tutta la dorsale dell’infrastruttura ferroviaria e stradale, di cui il Gruppo è dotato, una connettività in fibra ottica ad alta qualità e alta capacità. Questo perchè riteniamo che i servizi che vogliamo offrire sul tema mobilità merci e passeggeri hanno bisogno di un supporto di connettività adeguato”.
Per quanto riguarda i treni supersonici “il memorandum con il ministero prevede che si possa testare da parte nostra questa nuova tecnologia Hyperloop. All’interno di spazi chiusi ad atmosfera controllata passano treni ad altissima velocità, ma chiaramente hanno un grado di complessità molto più elevato e dei tempi di realizzazione che sono più lunghi. L’atmosfera è controllata, viene fatto in modo che all’interno di questo ‘tubò ci sia la possibilità di aver un minor attrito possibile con l’aria, anche questo sicuramente non aiuta nel rapido sviluppo”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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