NEW YORK (ITALPRESS) – Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, si trova a New York dove al Palazzo di Vetro dell’ONU ha partecipato a una conferenza sull’Intelligenza Artificiale. Con Italpress fa il punto su opportunità e pericoli che la nuova tecnologia comporta soprattutto nel campo dei media.
Per Barachini la “trasformazione epocale nei sistemi dell’informazione e dell’editoria generata proprio dai sistemi d’innovazione dell’intelligenza artificiale” comporta di dover “coniugare innovazione, investimento e formazione con la difesa di un sistema nazionale e internazionale dell’informazione e con la difesa dell’integrità informativa”. Soprattutto, precisa Barachini, “in presenza di importantissime scadenze elettorali come quella americana e quella europea e altre ancora nel mondo”.
In sostanza si tratta “di bilanciare l’innovazione con la tradizione dell’informazione, con la serietà dell’informazione per garantire un’informazione trasparente ai cittadini”.
Come può aiutare l’ONU, ha la credibilità per agire anche sul fronte AI? Per Barachini l’ONU è molto importante “perchè la risoluzione sull’Intelligenza artificiale segue il lavoro dell’Europa svolto sull’AI, con stessi argomenti, stesse linee guida, stessa visione umanocentrica del processo dell’innovazione. L’ONU è nato per garantire pace e sicurezza, oggi l’intelligenza artificiale rappresenta una rivoluzione totale dei processi di sviluppo e per molti paesi deve migliorare le condizioni di vita dell’uomo, per questo l’impegno delle Nazioni Unite è fondamentale”.
L’allarme suonato dalla premier Meloni, l’AI è sì una opportunità ma anche nasconde diversi pericoli, è condiviso dalle nazioni dell’ONU? “Qui c’è una visione comune molto importante, quella di rendere l’innovazione utile ai cittadini. Si pensi alle applicazioni in campo medico e biomedico, scientifico e anche per l’agricoltura e l’economia in generale. Ci possono essere molte applicazioni virtuose. L’importante è che l’intelligenza artificiale non sostituisca il lavoro umano ma si accompagni e migliori le condizioni di vita e di lavoro delle persone. Su questo le Nazioni Unite, l’Europa e il governo italiano, che sta lavorando guidando il G7 su questi argomenti e su queste strategie, sono perfettamenti allineati”.
-foto xo9-
(ITALPRESS).
Per Barachini la “trasformazione epocale nei sistemi dell’informazione e dell’editoria generata proprio dai sistemi d’innovazione dell’intelligenza artificiale” comporta di dover “coniugare innovazione, investimento e formazione con la difesa di un sistema nazionale e internazionale dell’informazione e con la difesa dell’integrità informativa”. Soprattutto, precisa Barachini, “in presenza di importantissime scadenze elettorali come quella americana e quella europea e altre ancora nel mondo”.
In sostanza si tratta “di bilanciare l’innovazione con la tradizione dell’informazione, con la serietà dell’informazione per garantire un’informazione trasparente ai cittadini”.
Come può aiutare l’ONU, ha la credibilità per agire anche sul fronte AI? Per Barachini l’ONU è molto importante “perchè la risoluzione sull’Intelligenza artificiale segue il lavoro dell’Europa svolto sull’AI, con stessi argomenti, stesse linee guida, stessa visione umanocentrica del processo dell’innovazione. L’ONU è nato per garantire pace e sicurezza, oggi l’intelligenza artificiale rappresenta una rivoluzione totale dei processi di sviluppo e per molti paesi deve migliorare le condizioni di vita dell’uomo, per questo l’impegno delle Nazioni Unite è fondamentale”.
L’allarme suonato dalla premier Meloni, l’AI è sì una opportunità ma anche nasconde diversi pericoli, è condiviso dalle nazioni dell’ONU? “Qui c’è una visione comune molto importante, quella di rendere l’innovazione utile ai cittadini. Si pensi alle applicazioni in campo medico e biomedico, scientifico e anche per l’agricoltura e l’economia in generale. Ci possono essere molte applicazioni virtuose. L’importante è che l’intelligenza artificiale non sostituisca il lavoro umano ma si accompagni e migliori le condizioni di vita e di lavoro delle persone. Su questo le Nazioni Unite, l’Europa e il governo italiano, che sta lavorando guidando il G7 su questi argomenti e su queste strategie, sono perfettamenti allineati”.
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