ROMA (ITALPRESS) – Mettere in risalto le relazioni franco-italiane in vari ambiti che vanno dalla cultura all’economia, dalla politica all’innovazione e celebrare il Trattato del Quirinale è l’obiettivo del Farnese d’Or, giunto alla sua terza edizione. L’evento promosso dalla CCI France Italie – Camera di Commercio e dall’Ambasciata di Francia in Italia, si è svolto a Palazzo Farnese a Roma, sede dell’Ambasciata di Francia, alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico e della cultura.
Sono cinque i riconoscimenti assegnati da una Giuria d’eccezione composta da Monica Bellucci, Renato Brunetta, Marie-Claire Daveu, Simone Marchetti e Claudia Parzani; guidati dall’imprenditore Santo Versace. Il premio speciale della Giuria è andato a Jean-Laurent Bonnafè – CEO del Gruppo BNP Paribas, che attraverso numerose iniziative sostiene la relazione franco-italiana, in particolare nell’ambito dei Dialoghi Franco Italiani presieduti da Istituti Universitari come Sciences Po e la LUISS. Oggi Jean-Laurent Bonnafè è CEO del Gruppo BNPP, la prima Banca Europea con oltre 2.849 miliardi di attivo, una banca che si contraddistingue per il suo impegno sui temi della sostenibilità e del sociale. Il Farnese d’Or per l’Arte ad Alice Rohrwacher, regista e sceneggiatrice, artista apprezzata in Italia e in Francia che ha diretto film amati e riconosciuti a livello internazionale. Il Farnese d’Or per la cooperazione franco italiana a Leonardo e Thales, ricevono il premio Hervè Derrey, CEO di Thales Alenia Space, una joint venture di Thales e per Leonardo e Gabriele Pieralli, CEO di Telespazio, una joint venture di Leonardo e Thales. Thales e Leonardo, attraverso Thales Alenia Space e Telespazio, hanno dato vita nel 2005 alla Space Alliance: una cooperazione in campo spaziale, che poggia su una base tecnologica e industriale comune. Due eccellenze che si distinguono nel settore spaziale a livello europeo e mondiale offrendo soluzioni per uno spazio più accessibile e sostenibile e per una vita migliore e più sicura sulla Terra. Il Farnese d’Or per l’Innovazione Responsabile è stato assegnato a Ninell Sobiecka, Presidente e Amministratrice Delegata di l’Orèal Italia che conta 4.000 ricercatori in 20 laboratori nel mondo; il gruppo l’Orèal ha fatto dell’innovazione e della sostenibilità il suo asse di sviluppo, e vanta una presenza storica in Italia, incluso uno stabilimento alimentato al 100% da energie rinnovabili. Infine, il Farnese d’Or per l’Economia a Veronica Squinzi, Amministratore Delegato di MAPEI che rappresenta la terza generazione di imprenditori alla guida di Mapei, multinazionale italiana fondata nel 1937 a Milano e oggi tra i maggiori produttori di prodotti chimici per l’edilizia con oltre 12.000 dipendenti in 57 Paesi in tutto il mondo. “In questo particolare momento storico dove assistiamo quotidianamente a incognite e pericoli è necessario valorizzare il rapporto Italia-Francia superando le politiche divergenti per focalizzare l’attenzione sul comun denominatore di questi due Paesi fatto da radici storiche, economiche e culturali condivise che ritroviamo nell’accordo del Trattato del Quirinale. – ha commentato il presidente della CCI France Italie Denis Delespaul -. Italia e Francia sono l’esempio di una collaborazione strategia proficua, come conferma un nostro recente sondaggio realizzato con Ipsos. Entrambe, infatti, godono di un orizzonte comune di interessi a livello nazionale ed europeo, il cui rafforzamento potrà originare benefici condivisi per entrambi. Sono entusiasta di essere giunto alla terza edizione del Farnese d’Or, un’occasione annuale per celebrare i rapporti tra i due Paesi e voglio ringraziare i premiati selezionati dalla Giuria per il contributo esemplare che offrono nel consolidare le nostre relazioni bilaterali”.
Come emerge dalla seconda edizione dell’Osservatorio realizzato dalla CCI France Italie – Camera di Commercio con IPSOS, Italia e Francia dimostrano di essere sempre più vicine nella collaborazione in campo economico, sui temi della transizione green e sulla necessità di un’azione sinergica in vista di un maggior riconoscimento in sede internazionale. Rispetto allo scorso anno, si registra infatti una maggiore attenzione al tema della sostenibilità – sia ambientale, che sociale – che diventa elemento dirimente nei rapporti tra i due Paesi e guadagna il primo posto come principale vantaggio risultante dalla loro collaborazione. Il focus viene posto in particolare sul favorire lo sviluppo di filiere sostenibili in diversi settori (61% vs 42% nel 2023), contrastare il cambiamento climatico grazie alla riduzione di emissioni di CO2 (42%) – aspetto sul quale il 45% delle imprese sta già lavorando – trattare i propri partner commerciali in modo equo (38%) e promuovere in azienda la parità di genere (32%), che è già un elemento di impegno attivo da parte del 29% del campione. In tema di sostenibilità le imprese italiane e francesi si mostrano quindi particolarmente consapevoli della necessità di non agire singolarmente, ma di muoversi in sinergia con il contesto economico e sociale circostante. Per questo motivo, secondo le aziende intervistate, anche le Istituzioni Europee dovranno concentrarsi maggiormente sulle tematiche sostenibili, in particolare sullo sviluppo di politiche energetiche (62%) e per il cambiamento climatico, in vista del raggiungimento degli obiettivi Net Zero 2050 (49%). I dati della ricerca evidenziano, più in generale, come per l’80% degli intervistati l’attuale collaborazione tra imprese italiane e francesi risulti positiva, sostanzialmente in linea con il risultato dello scorso anno (78%); così come il sentiment sull’andamento del business, valutato con soddisfazione dal 93% degli intervistati. Una maggiore collaborazione tra i due Paesi è auspicata dal 99% del campione, in linea con lo scorso anno, e per il 91% porterà a una situazione WIN-WIN di egual vantaggio per entrambi i Paesi. In conclusione, i rapporti tra Francia e Italia sono stretti e dinamici. I due paesi, che rappresentano insieme 127 milioni di cittadini europei e contribuiscono al 30% del PIL dell’Unione europea, sono importanti partner commerciali l’uno per l’altro – nel 2023, l’Italia è stata il quarto partner commerciale della Francia, mentre la Francia il secondo partner commerciale dell’Italia, dopo la Germania. Inoltre, la Francia è il principale investitore in Italia, con un flusso di IDE (investimenti diretti all’estero) di 80,1 miliardi di euro nel 2022.
Sono cinque i riconoscimenti assegnati da una Giuria d’eccezione composta da Monica Bellucci, Renato Brunetta, Marie-Claire Daveu, Simone Marchetti e Claudia Parzani; guidati dall’imprenditore Santo Versace. Il premio speciale della Giuria è andato a Jean-Laurent Bonnafè – CEO del Gruppo BNP Paribas, che attraverso numerose iniziative sostiene la relazione franco-italiana, in particolare nell’ambito dei Dialoghi Franco Italiani presieduti da Istituti Universitari come Sciences Po e la LUISS. Oggi Jean-Laurent Bonnafè è CEO del Gruppo BNPP, la prima Banca Europea con oltre 2.849 miliardi di attivo, una banca che si contraddistingue per il suo impegno sui temi della sostenibilità e del sociale. Il Farnese d’Or per l’Arte ad Alice Rohrwacher, regista e sceneggiatrice, artista apprezzata in Italia e in Francia che ha diretto film amati e riconosciuti a livello internazionale. Il Farnese d’Or per la cooperazione franco italiana a Leonardo e Thales, ricevono il premio Hervè Derrey, CEO di Thales Alenia Space, una joint venture di Thales e per Leonardo e Gabriele Pieralli, CEO di Telespazio, una joint venture di Leonardo e Thales. Thales e Leonardo, attraverso Thales Alenia Space e Telespazio, hanno dato vita nel 2005 alla Space Alliance: una cooperazione in campo spaziale, che poggia su una base tecnologica e industriale comune. Due eccellenze che si distinguono nel settore spaziale a livello europeo e mondiale offrendo soluzioni per uno spazio più accessibile e sostenibile e per una vita migliore e più sicura sulla Terra. Il Farnese d’Or per l’Innovazione Responsabile è stato assegnato a Ninell Sobiecka, Presidente e Amministratrice Delegata di l’Orèal Italia che conta 4.000 ricercatori in 20 laboratori nel mondo; il gruppo l’Orèal ha fatto dell’innovazione e della sostenibilità il suo asse di sviluppo, e vanta una presenza storica in Italia, incluso uno stabilimento alimentato al 100% da energie rinnovabili. Infine, il Farnese d’Or per l’Economia a Veronica Squinzi, Amministratore Delegato di MAPEI che rappresenta la terza generazione di imprenditori alla guida di Mapei, multinazionale italiana fondata nel 1937 a Milano e oggi tra i maggiori produttori di prodotti chimici per l’edilizia con oltre 12.000 dipendenti in 57 Paesi in tutto il mondo. “In questo particolare momento storico dove assistiamo quotidianamente a incognite e pericoli è necessario valorizzare il rapporto Italia-Francia superando le politiche divergenti per focalizzare l’attenzione sul comun denominatore di questi due Paesi fatto da radici storiche, economiche e culturali condivise che ritroviamo nell’accordo del Trattato del Quirinale. – ha commentato il presidente della CCI France Italie Denis Delespaul -. Italia e Francia sono l’esempio di una collaborazione strategia proficua, come conferma un nostro recente sondaggio realizzato con Ipsos. Entrambe, infatti, godono di un orizzonte comune di interessi a livello nazionale ed europeo, il cui rafforzamento potrà originare benefici condivisi per entrambi. Sono entusiasta di essere giunto alla terza edizione del Farnese d’Or, un’occasione annuale per celebrare i rapporti tra i due Paesi e voglio ringraziare i premiati selezionati dalla Giuria per il contributo esemplare che offrono nel consolidare le nostre relazioni bilaterali”.
Come emerge dalla seconda edizione dell’Osservatorio realizzato dalla CCI France Italie – Camera di Commercio con IPSOS, Italia e Francia dimostrano di essere sempre più vicine nella collaborazione in campo economico, sui temi della transizione green e sulla necessità di un’azione sinergica in vista di un maggior riconoscimento in sede internazionale. Rispetto allo scorso anno, si registra infatti una maggiore attenzione al tema della sostenibilità – sia ambientale, che sociale – che diventa elemento dirimente nei rapporti tra i due Paesi e guadagna il primo posto come principale vantaggio risultante dalla loro collaborazione. Il focus viene posto in particolare sul favorire lo sviluppo di filiere sostenibili in diversi settori (61% vs 42% nel 2023), contrastare il cambiamento climatico grazie alla riduzione di emissioni di CO2 (42%) – aspetto sul quale il 45% delle imprese sta già lavorando – trattare i propri partner commerciali in modo equo (38%) e promuovere in azienda la parità di genere (32%), che è già un elemento di impegno attivo da parte del 29% del campione. In tema di sostenibilità le imprese italiane e francesi si mostrano quindi particolarmente consapevoli della necessità di non agire singolarmente, ma di muoversi in sinergia con il contesto economico e sociale circostante. Per questo motivo, secondo le aziende intervistate, anche le Istituzioni Europee dovranno concentrarsi maggiormente sulle tematiche sostenibili, in particolare sullo sviluppo di politiche energetiche (62%) e per il cambiamento climatico, in vista del raggiungimento degli obiettivi Net Zero 2050 (49%). I dati della ricerca evidenziano, più in generale, come per l’80% degli intervistati l’attuale collaborazione tra imprese italiane e francesi risulti positiva, sostanzialmente in linea con il risultato dello scorso anno (78%); così come il sentiment sull’andamento del business, valutato con soddisfazione dal 93% degli intervistati. Una maggiore collaborazione tra i due Paesi è auspicata dal 99% del campione, in linea con lo scorso anno, e per il 91% porterà a una situazione WIN-WIN di egual vantaggio per entrambi i Paesi. In conclusione, i rapporti tra Francia e Italia sono stretti e dinamici. I due paesi, che rappresentano insieme 127 milioni di cittadini europei e contribuiscono al 30% del PIL dell’Unione europea, sono importanti partner commerciali l’uno per l’altro – nel 2023, l’Italia è stata il quarto partner commerciale della Francia, mentre la Francia il secondo partner commerciale dell’Italia, dopo la Germania. Inoltre, la Francia è il principale investitore in Italia, con un flusso di IDE (investimenti diretti all’estero) di 80,1 miliardi di euro nel 2022.
– Foto CCI France Italie – Camera di Commercio –
(ITALPRESS).
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