CATANZARO (ITALPRESS) – Due incidenti mortali sul lavoro oggi in Calabria. Un operaio di 40 anni ha perso la vita in un capannone industriale a San Lorenzo del Vallo in provincia di Cosenza. L’uomo è deceduto dopo una caduta all’interno di un’azienda che produce carrelli elevatori. Lascia la moglie e 3 figli.
L’altro operaio è morto a Gerocarne, in provincia di Vibo Valentia. Si tratta di un 54enne, caduto da un’altezza oltre 3 metri. “Ancora una giornata triste per la Calabria. Siamo vicini alle famiglie dei due operai morti a San Lorenzo del Vallo e Gerocarne nell’ennesimo incidente sul lavoro esprimendo loro la nostra solidarietà. Tragedie come queste non dovrebbero mai avvenire, eppure da gennaio ad oggi in Calabria le morti bianche si stanno susseguendo rapidamente” si legge nella nota a firma di Angelo Sposato (Cgil Calabria), Umberto Calabrone (Fiom Cgil Calabria) e Simone Celebre (Fillea Cgil Calabria).
“Auspichiamo che presto si faccia luce su quanto accaduto andando ad individuare le eventuali responsabilità. Non si può perdere la vita lavorando, non è degno di un paese civile. Ecco perchè siamo convinti che molto ci sia da fare andando ad incidere sia sulle aziende che sugli stessi lavoratori affinchè si arrivi ad una piena consapevolezza e rispetto della cultura della sicurezza sul lavoro” concludono.
L’altro operaio è morto a Gerocarne, in provincia di Vibo Valentia. Si tratta di un 54enne, caduto da un’altezza oltre 3 metri. “Ancora una giornata triste per la Calabria. Siamo vicini alle famiglie dei due operai morti a San Lorenzo del Vallo e Gerocarne nell’ennesimo incidente sul lavoro esprimendo loro la nostra solidarietà. Tragedie come queste non dovrebbero mai avvenire, eppure da gennaio ad oggi in Calabria le morti bianche si stanno susseguendo rapidamente” si legge nella nota a firma di Angelo Sposato (Cgil Calabria), Umberto Calabrone (Fiom Cgil Calabria) e Simone Celebre (Fillea Cgil Calabria).
“Auspichiamo che presto si faccia luce su quanto accaduto andando ad individuare le eventuali responsabilità. Non si può perdere la vita lavorando, non è degno di un paese civile. Ecco perchè siamo convinti che molto ci sia da fare andando ad incidere sia sulle aziende che sugli stessi lavoratori affinchè si arrivi ad una piena consapevolezza e rispetto della cultura della sicurezza sul lavoro” concludono.
– foto: agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).
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