ROMA (ITALPRESS) – “Il settore è a pezzi, distrutto. Peraltro ai problemi causati dalla pandemia si è aggiunto il tema della riforma del lavoro sportivo, una tempesta perfetta: società e associazioni sono disperate”. Questo il grido d’allarme rilanciato da Giovanni Malagò nell’intervista a Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress. “Abbiamo sensibilizzato il Governo, dovrebbe uscire il nuovo provvedimento che tutela il nostro mondo”, ha spiegato il presidente del Coni, che si è soffermato anche sul tema dei vaccini contro il Covid dicendosi “assolutamente favorevole: ero in attesa di essere chiamato e non vedo l’ora di farlo anche con AstraZeneca. Bisogna avere fiducia”. Reduce dal primo incontro con il neo sottosegretario allo sport Valentina Vezzali, “figlia del nostro mondo per antonomasia”, il numero uno dello sport italiano ha toccato ogni tema politico, dalla riforma del 2018 (“Non bisognava svuotare il Coni, l’ultimo decreto legge ha corretto la situazione”) ai rapporti “istituzionalmente molto buoni” con Sport e Salute, alla quale però Malagò ha chiesto rispetto reciproco, fino al tema delle donne nel mondo dello sport. “Mi sono battuto e all’inizio molte persone hanno storto il naso. Ma abbiamo concluso le elezioni di federazioni, discipline associate ed enti di promozione con un aumento del 140% della presenza delle donne negli organi direttivi. E nella nuova Giunta del Coni dovranno entrare almeno 4 donne su 13: credo sia tanta roba”, ha dichiarato Malagò. Infine sul calcio:”I diritti tv della Serie A? Ci sono opinioni divergenti, io sono felice di assistere dall’esterno, come spettatore interessato. Sul ritorno dei tifosi negli stadi, invece, non bisogna farsi illusioni: magari mi sbaglio, ma riuscire a cominciare la nuova stagione con una presenza di pubblico, anche ridotta, sarebbe già un grande obiettivo”, ha concluso il presidente del Coni.
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