PARMA (ITALPRESS) – “L’Europa ha compiuta una svolta in questi mesi, gravosamente maturata sin dalle prime fasi della diffusione pandemica e poi culminata con il Next Generation EU. Ha mutato alcuni dei paradigmi che avevano condizionato le politiche continentali nelle precedenti crisi degli anni Duemila, penalizzando fortemente i Paesi più deboli”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella sua lectio magistralis in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Relazioni internazionali ed europee da parte dell’Università di Parma.
“E’ stata per l’Unione Europea una lezione che ha sollecitato una visione lungimirante: far diventare questo Piano di ripartenza la spina dorsale di una nuova, più solida e più equa, integrazione del Continente – ha aggiunto il capo dello Stato -. Si tratta di un salto di qualità, capace di rafforzare ulteriormente i legami già esistenti tra i popoli e gli Stati dell’Unione”.
“La pandemia ci ha dimostrato, ad esempio, quanto importante sia la ricerca medica, ma anche quanto risolutiva sia la volontà politica di mettere i suoi risultati a disposizione di tutti – ha sottolineato Mattarella -. E’ bene fare tesoro degli insegnamenti tratti in questi due anni difficili. Siamo stati costretti ad affrontare lutti, sofferenze, pesanti limitazioni, e la dura crisi che ne è scaturita condiziona ancora l’economia e gli equilibri sociali”.
“Ma abbiamo compreso, oltre ogni ragionevole dubbio, quale valore abbiano la conoscenza scientifica, la professionalità degli operatori, la coesione sociale, la risposta comune che viene dal senso civico e dalla coscienza di un destino condiviso – ha proseguito il presidente della Repubblica -. Il modello sociale europeo è innervato di questi valori, che sono, al tempo stesso, culturali e sociali. Sono anche civili, indicati nella vita quotidiana. Le istituzioni europee e le politiche pubbliche dell’Unione ne dovranno sempre più tenere conto”.
(ITALPRESS).
“E’ stata per l’Unione Europea una lezione che ha sollecitato una visione lungimirante: far diventare questo Piano di ripartenza la spina dorsale di una nuova, più solida e più equa, integrazione del Continente – ha aggiunto il capo dello Stato -. Si tratta di un salto di qualità, capace di rafforzare ulteriormente i legami già esistenti tra i popoli e gli Stati dell’Unione”.
“La pandemia ci ha dimostrato, ad esempio, quanto importante sia la ricerca medica, ma anche quanto risolutiva sia la volontà politica di mettere i suoi risultati a disposizione di tutti – ha sottolineato Mattarella -. E’ bene fare tesoro degli insegnamenti tratti in questi due anni difficili. Siamo stati costretti ad affrontare lutti, sofferenze, pesanti limitazioni, e la dura crisi che ne è scaturita condiziona ancora l’economia e gli equilibri sociali”.
“Ma abbiamo compreso, oltre ogni ragionevole dubbio, quale valore abbiano la conoscenza scientifica, la professionalità degli operatori, la coesione sociale, la risposta comune che viene dal senso civico e dalla coscienza di un destino condiviso – ha proseguito il presidente della Repubblica -. Il modello sociale europeo è innervato di questi valori, che sono, al tempo stesso, culturali e sociali. Sono anche civili, indicati nella vita quotidiana. Le istituzioni europee e le politiche pubbliche dell’Unione ne dovranno sempre più tenere conto”.
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