ROMA (ITALPRESS) – “L’obiettivo del governo è quello di proporre alla Commissione di cambiare diversi obiettivi, non solo quelli del 30 giugno. Concentrarsi sugli obiettivi intermedi è un errore, questo governo ha un angolo visuale che è quello del 2026. Oggi dobbiamo ragionare sui diversi obiettivi che ci accompagnano al 2026, a partire da quelli del 30 giugno”.
Così il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, al Festival dell’Economia di Trento. “Sarebbe un errore ragionare solamente sugli obiettivi di media scadenza, perchè sono tutti obiettivi intermedi di un percorso finale, a noi interessa proprio il percorso finale”, ha spiegato. “Il termine per la revisione del Piano, da regolamento è al 31 agosto. Siccome siamo nei termini, io penso che bisogna fare velocemente ma non in fretta, altrimenti rischiamo di fare delle scelte che rischiano di portarci a una conclusione non positiva del programma. Noi abbiamo senso di responsabilità, diciamo le cose come stanno e facciamo le correzioni opportune che vanno fatte. Noi abbiamo una finestra fino al 31 di agosto, che è quella che ci porta a modificare il Pnrr”, ha aggiunto.
“Se a giugno 2026 noi non dovessimo aver completato al 100% gli interventi, oltre al danno della revoca dei finanziamenti, c’è la beffa che il governo dovrà trovare risorse proprie per garantire la copertura di quell’intervento per il suo completamento”, ha concluso Fitto.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
Così il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, al Festival dell’Economia di Trento. “Sarebbe un errore ragionare solamente sugli obiettivi di media scadenza, perchè sono tutti obiettivi intermedi di un percorso finale, a noi interessa proprio il percorso finale”, ha spiegato. “Il termine per la revisione del Piano, da regolamento è al 31 agosto. Siccome siamo nei termini, io penso che bisogna fare velocemente ma non in fretta, altrimenti rischiamo di fare delle scelte che rischiano di portarci a una conclusione non positiva del programma. Noi abbiamo senso di responsabilità, diciamo le cose come stanno e facciamo le correzioni opportune che vanno fatte. Noi abbiamo una finestra fino al 31 di agosto, che è quella che ci porta a modificare il Pnrr”, ha aggiunto.
“Se a giugno 2026 noi non dovessimo aver completato al 100% gli interventi, oltre al danno della revoca dei finanziamenti, c’è la beffa che il governo dovrà trovare risorse proprie per garantire la copertura di quell’intervento per il suo completamento”, ha concluso Fitto.
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