ROMA (ITALPRESS) – “Purtroppo, soprattutto nell’ultimo periodo, registriamo un crescente numero di episodi di aggressione verso operatori sanitari, soprattutto nei pronto soccorso. Questo è un problema culturale, chi arriva al pronto soccorso deve capire che i medici e gli infermieri sono là per aiutare, stiamo avviando una campagna di sensibilizzazione verso questa problema, abbiamo aumentato il numero dei presidi di polizia all’interno degli ospedali”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ospite di “Unomattina”.
Secondo il ministro “bisogna rieducare per far capire che si trova nei pronto soccorso è lì per prendersi cura di chi arriva, da parte nostra c’è un impegno per rendere le professioni sanitarie più attrattive, non sono attraverso un aumento delle retribuzioni ma anche rendendo il luogo di lavoro più sicuro”.
“Dobbiamo ridurre il carico burocratico che oggi pesa molto sugli operatori sanitari – ha aggiunto – la sanità del Terzo Millennio va cambiata, dobbiamo offrire una maggiore sanità territoriale ai cittadini, la vera trasformazione sarà la digitalizzazione della sanità italiana”. Schillaci ha ricordato che “gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale sono tra i migliori al mondo e cerchiamo di difenderli in tutti i modi”.
Secondo il ministro “bisogna rieducare per far capire che si trova nei pronto soccorso è lì per prendersi cura di chi arriva, da parte nostra c’è un impegno per rendere le professioni sanitarie più attrattive, non sono attraverso un aumento delle retribuzioni ma anche rendendo il luogo di lavoro più sicuro”.
“Dobbiamo ridurre il carico burocratico che oggi pesa molto sugli operatori sanitari – ha aggiunto – la sanità del Terzo Millennio va cambiata, dobbiamo offrire una maggiore sanità territoriale ai cittadini, la vera trasformazione sarà la digitalizzazione della sanità italiana”. Schillaci ha ricordato che “gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale sono tra i migliori al mondo e cerchiamo di difenderli in tutti i modi”.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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