MILANO (ITALPRESS) – Sulla sanità “io credo che sia importante investire in due campi. Il primo è sugli operatori sanitari, che durante il Covid hanno dimostrato grande efficienza e dedizione al lavoro: bisogna assolutamente far sì che rientrino nel Sistema Sanitario Nazionale, si sentano gratificati e abbiano anche aumenti stipendiali. L’altro punto importante va nella direzione dei cittadini: dobbiamo rimetterli al centro del progetto della sanità pubblica e dobbiamo far sì che in qualche modo vengano combattute le annose liste di attesa che rappresentano un problema oggi inaccettabile”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci in un’intervista alla trasmissione “Unomattina” su Rai1.
In merito alla riduzione delle liste di attesa, il ministro ha dichiarato che “abbiamo stanziato 520 milioni. E’ un problema che purtroppo è datato da molti anni e oggi credo che bisogna far sì che gli operatori sanitari si dedichino soprattutto a questo per fare un servizio ai cittadini”.
“Le liste di attesa si combattono innanzitutto avendo medici in più, facendo in modo che i medici che lavorano nel servizio sanitario nazionale vengano pagati meglio – ha aggiunto – Bisogna poi agire sulla razionalizzazione: c’è una percentuale di esami inutili che vengono prescritti e dobbiamo assieme alla comunità medico-scientifico far sì che gli esami diagnostici e le terapie vengano date nei tempi giusti a chi ne ha davvero bisogno”.
Per Schillaci “la carenza di medici oggi è risultato di una errata programmazione negli anni precedenti. Siamo intervenuti
insieme al ministro Bernini per aumentare il numero delle persone
che si possono iscrivere alle facoltà di medicina e chirurgia.
Molti medici in realtà sono andati via dal Servizio Sanitario
Nazionale: è nostra intenzione rilanciarlo, renderlo nuovamente un punto di riferimento e far sì che i medici possano rientrare
avendo maggiori gratificazioni”.
Per gli infermieri “stiamo guardando anche all’estero per la
necessità di reclutarli in tempi brevi. Anche per gli infermieri e le altre professioni sanitarie vogliamo investire per far sì che i giovani si possano avvicinare”, ha sottolineato Schillaci.
In merito alla riduzione delle liste di attesa, il ministro ha dichiarato che “abbiamo stanziato 520 milioni. E’ un problema che purtroppo è datato da molti anni e oggi credo che bisogna far sì che gli operatori sanitari si dedichino soprattutto a questo per fare un servizio ai cittadini”.
“Le liste di attesa si combattono innanzitutto avendo medici in più, facendo in modo che i medici che lavorano nel servizio sanitario nazionale vengano pagati meglio – ha aggiunto – Bisogna poi agire sulla razionalizzazione: c’è una percentuale di esami inutili che vengono prescritti e dobbiamo assieme alla comunità medico-scientifico far sì che gli esami diagnostici e le terapie vengano date nei tempi giusti a chi ne ha davvero bisogno”.
Per Schillaci “la carenza di medici oggi è risultato di una errata programmazione negli anni precedenti. Siamo intervenuti
insieme al ministro Bernini per aumentare il numero delle persone
che si possono iscrivere alle facoltà di medicina e chirurgia.
Molti medici in realtà sono andati via dal Servizio Sanitario
Nazionale: è nostra intenzione rilanciarlo, renderlo nuovamente un punto di riferimento e far sì che i medici possano rientrare
avendo maggiori gratificazioni”.
Per gli infermieri “stiamo guardando anche all’estero per la
necessità di reclutarli in tempi brevi. Anche per gli infermieri e le altre professioni sanitarie vogliamo investire per far sì che i giovani si possano avvicinare”, ha sottolineato Schillaci.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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