ROMA (ITALPRESS) – “Non vedo la differenza tra l’Afd e il razzista, misogino, fan di Putin e omofobo Eric Zemmour. Quindi vorrei fare una domanda a Meloni: dopo di lui è pronta ad accogliere Orban e Le Pen?”. Così, in un’intervista a La Stampa, la segretaria del Pd Elly Schlein, sottolineando che “i cittadini hanno il diritto di saperlo prima del voto”. “Meloni a Madrid, dov’era anche Le Pen, in mezzo a nazionalisti, nostalgici della dittatura franchista, amici di Trump, ha pensato bene di attaccare la sinistra dicendo che cancella l’identità – aggiunge -. Un giorno ci spiegherà cosa vuol dire. Intanto ricordo che in questo anno e mezzo di governo lei sta cancellando la libertà delle persone”. “I popolari – prosegue la leader del Partito Democratico – stanno rincorrendo l’estrema destra nazionalista tradendo la loro cultura politica che fino a qui era comunque stata europeista”. Una rincorsa che si vede “nelle gravissime e ambigue dichiarazioni con cui Ursula von Der Leyen non ha smentito un’ipotesi di coalizione con i nazionalisti dell’Ecr e di Identità e democrazia, i gruppi di Salvini e Meloni in Europa”, dichiara Elly Schlein, puntualizzando che come socialisti, “siamo stati a Berlino insieme a Scholz e a tutte le altre forze del Pse per dire che mai saremo in coalizione con le forze nazionaliste”.
In merito al confronto tv con la premier Giorgia Meloni: “Ho preso atto – spiega la segretaria Dem – che c’è chi ha preferito rinunciare a un ampio spazio di confronto in prima serata pur di impedirlo alle due donne che guidano i primi due partiti del Paese… Non dico di più. Ma si ricordi com’era nato. Decisi di non andare ad Atreju in mezzo ai nazionalisti, ai franchisti, a chi voleva vedere Sanchez appeso per i piedi. Meloni disse che mi mancava il coraggio. E io risposi: dove e quando vuole. Rimango di quest’idea. Al punto che avevo accettato di farlo su Telemeloni”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
In merito al confronto tv con la premier Giorgia Meloni: “Ho preso atto – spiega la segretaria Dem – che c’è chi ha preferito rinunciare a un ampio spazio di confronto in prima serata pur di impedirlo alle due donne che guidano i primi due partiti del Paese… Non dico di più. Ma si ricordi com’era nato. Decisi di non andare ad Atreju in mezzo ai nazionalisti, ai franchisti, a chi voleva vedere Sanchez appeso per i piedi. Meloni disse che mi mancava il coraggio. E io risposi: dove e quando vuole. Rimango di quest’idea. Al punto che avevo accettato di farlo su Telemeloni”.
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