ALBA (CUNEO) (ITALPRESS) – “Stiamo vivendo un passaggio cruciale anche nei sistemi alimentari. Covid, conflitti internazionali e cambiamenti climatici hanno lanciato nuove sfide ai sistemi agricoli e alimentari”. Così Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao, ha introdotto la sua Lectio Magistralis tenuta all’inaugurazione della nona edizione del master universitario di II livello in “Innovazione nelle scienze e tecnologie alimentari” dedicato a Michele Ferrero.
Il Master è promosso e coordinato dall’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Piacenza e l’università di Monaco di Baviera, ed è finanziato dalla Fondazione Ferrero.
Alla cerimonia di inaugurazione, presso la Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero di Alba, sono intervenuti anche rappresentati della Ferrero, l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, Rappresentante Permanente a Ginevra presso le Organizzazioni Internazionali, Alex Assanvo, Segretario Esecutivo della Cote d’Ivoire Ghana Cocoa Initiative e Koffi Adjoumani, Vice Rappresentante Permanente dell’Ambasciatore della Costa d’Avorio.
La fame nel mondo è in crescita continua. Ne soffrono 800milioni di persone. In tre anni il numero è cresciuto di 150milioni. Bisogna intervenire in tempi rapidi.
“Bisogna lavorare di più nel multilateralismo” ha dichiarato Martina. “I governi devono collaborare di più, bisogna costruire a livello territoriale azioni che aiutino gli agricoltori a produrre meglio consumando meno e ad avere redditi più alti perchè spesso e volentieri non ce la fanno. Ma dobbiamo anche investire per una tecnologia democratica. L’innovazione tecnologica può sostenere la trasformazione. Per i sistemi agricoli alimentari l’innovazione può essere un’opportunità per produrre meglio. Ma deve essere messa a disposizione di tutti”.
Al Master, che durerà un anno accademico, avranno accesso 11 partecipanti. Per favorire l’empowerment economico e sociale e la crescita dell’imprenditorialità in Africa, un posto è stato riservato a un candidato straniero con cittadinanza africana.
Saranno interamente sovvenzionate dalla Fondazione Ferrero sia la quota di iscrizione che le borse di studio per agevolare la frequenza, con un contributo rivolto agli studenti ammessi.
L’edizione del Master 2022-2023 si concentrerà sui “Nuovi indicatori di qualità per il sistema alimentare del terzo millennio”. Un approccio multidisciplinare e una prospettiva internazionale caratterizzeranno le attività didattiche, con l’obiettivo di sviluppare ed innovare la cultura scientifica nel campo della nutrizione e delle tecnologie alimentari, materie strettamente connesse in una visione di food science integrata.
Il Master, interdipartimentale e interuniversitario, si propone di fornire, agli studenti con laurea magistrale e adeguata formazione in settori scientifici diversi, una preparazione di carattere interdisciplinare nel campo delle scienze e delle tecnologie dell’alimentazione umana, che consenta loro di utilizzare le competenze acquisite per gestire, con un approccio internazionale ed innovativo, la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti alimentari, con particolare attenzione alla qualità del prodotto e del processo.
“La formazione è fondamentale” – ha aggiunto il vicedirettore generale della Fao – “Il capitale umano è decisivo. Non c’è svolta tecnologica e non c’è sostenibilità senza formazione e conoscenza. Il sapere è decisivo”.
-foto ufficio stampa Ferrero-
(ITALPRESS).
Il Master è promosso e coordinato dall’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Piacenza e l’università di Monaco di Baviera, ed è finanziato dalla Fondazione Ferrero.
Alla cerimonia di inaugurazione, presso la Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero di Alba, sono intervenuti anche rappresentati della Ferrero, l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, Rappresentante Permanente a Ginevra presso le Organizzazioni Internazionali, Alex Assanvo, Segretario Esecutivo della Cote d’Ivoire Ghana Cocoa Initiative e Koffi Adjoumani, Vice Rappresentante Permanente dell’Ambasciatore della Costa d’Avorio.
La fame nel mondo è in crescita continua. Ne soffrono 800milioni di persone. In tre anni il numero è cresciuto di 150milioni. Bisogna intervenire in tempi rapidi.
“Bisogna lavorare di più nel multilateralismo” ha dichiarato Martina. “I governi devono collaborare di più, bisogna costruire a livello territoriale azioni che aiutino gli agricoltori a produrre meglio consumando meno e ad avere redditi più alti perchè spesso e volentieri non ce la fanno. Ma dobbiamo anche investire per una tecnologia democratica. L’innovazione tecnologica può sostenere la trasformazione. Per i sistemi agricoli alimentari l’innovazione può essere un’opportunità per produrre meglio. Ma deve essere messa a disposizione di tutti”.
Al Master, che durerà un anno accademico, avranno accesso 11 partecipanti. Per favorire l’empowerment economico e sociale e la crescita dell’imprenditorialità in Africa, un posto è stato riservato a un candidato straniero con cittadinanza africana.
Saranno interamente sovvenzionate dalla Fondazione Ferrero sia la quota di iscrizione che le borse di studio per agevolare la frequenza, con un contributo rivolto agli studenti ammessi.
L’edizione del Master 2022-2023 si concentrerà sui “Nuovi indicatori di qualità per il sistema alimentare del terzo millennio”. Un approccio multidisciplinare e una prospettiva internazionale caratterizzeranno le attività didattiche, con l’obiettivo di sviluppare ed innovare la cultura scientifica nel campo della nutrizione e delle tecnologie alimentari, materie strettamente connesse in una visione di food science integrata.
Il Master, interdipartimentale e interuniversitario, si propone di fornire, agli studenti con laurea magistrale e adeguata formazione in settori scientifici diversi, una preparazione di carattere interdisciplinare nel campo delle scienze e delle tecnologie dell’alimentazione umana, che consenta loro di utilizzare le competenze acquisite per gestire, con un approccio internazionale ed innovativo, la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti alimentari, con particolare attenzione alla qualità del prodotto e del processo.
“La formazione è fondamentale” – ha aggiunto il vicedirettore generale della Fao – “Il capitale umano è decisivo. Non c’è svolta tecnologica e non c’è sostenibilità senza formazione e conoscenza. Il sapere è decisivo”.
-foto ufficio stampa Ferrero-
(ITALPRESS).
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