ROMA (ITALPRESS) – «Serviva un intervento immediato, non era possibile fare diversamente, le conseguenze sul bilancio dello Stato rischiavano di diventare un danno per il Paese». Lo dice, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin parlando del superbonus. “Ci siamo trovati a dover intervenire sull’emergenza – aggiunge- ma ci rendiamo perfettamente conto della difficoltà esistente, una realtà che vedeva già bloccato l’acquisto dei crediti da parte del sistema bancario. Il governo ha ufficialmente ribadito il suo impegno a trovare le soluzioni più adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme. L’incontro con Abi, Sace e Cdp è servito per ragionare insieme su come sciogliere il grande nodo dei crediti incagliati per un importo che raggiunge i 19 miliardi».
La compensazione con gli F24? «E’ il tema dei temi – dice Pichetto – L’Abi si è riservata di fare le sue valutazioni tecniche e giuridiche, ma è questa la strada più rapida per intervenire subito e risolvere al più presto l’emergenza. E’ un percorso che verrà definito nei prossimi giorni con tavoli tecnici tra banche e associazioni, bisogna fare presto. Tra l’altro, già con il decreto del 16 febbraio si è intervenuti per sciogliere alcuni dei nodi che determinavano la resistenza delle banche».
Sul superbonus “ci sono state 260 correzioni in 2 anni, ora serve qualcosa che dia stabilità. Abbiamo un programma di governo quinquennale e in questo programma è prevista la riforma del sistema fiscale italiano. Quello sarà uno dei principali strumenti per sostenere la crescita delle famiglie e delle imprese italiane, in tutti i settori».
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).
La compensazione con gli F24? «E’ il tema dei temi – dice Pichetto – L’Abi si è riservata di fare le sue valutazioni tecniche e giuridiche, ma è questa la strada più rapida per intervenire subito e risolvere al più presto l’emergenza. E’ un percorso che verrà definito nei prossimi giorni con tavoli tecnici tra banche e associazioni, bisogna fare presto. Tra l’altro, già con il decreto del 16 febbraio si è intervenuti per sciogliere alcuni dei nodi che determinavano la resistenza delle banche».
Sul superbonus “ci sono state 260 correzioni in 2 anni, ora serve qualcosa che dia stabilità. Abbiamo un programma di governo quinquennale e in questo programma è prevista la riforma del sistema fiscale italiano. Quello sarà uno dei principali strumenti per sostenere la crescita delle famiglie e delle imprese italiane, in tutti i settori».
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