NORCIA (PERUGIA) (ITALPRESS) – Pietra su pietra, Norcia cerca pian piano di tornare alla normalità. A quasi sei anni dal terribile terremoto che nell’ottobre del 2016 colpì il cuore della Valnerina c’è ancora molto lavoro da fare. E proprio per raccontare passo dopo passo la ricostruzione dell’edificio simbolo della città, la Basilica di San Benedetto, è nato il progetto di comunicazione “The Norcia Live Stones” portato avanti da Eni, che dal 2021 è il principale sponsor del restauro dell’edificio di culto. Dopo aver contribuito alla catalogazione delle rovine assieme al Ministero della Cultura e con la Direzione Scientifica della Soprintendenza della regione Umbria, Eni ha deciso di raccontare, tappa per tappa, i progressi dei lavori; per questo ha installato nei pressi della Basilica l’Info Stone, una sorta di punto informativo sul cronoprogramma della ricostruzione composta da pietre digitali realizzate con pannelli LED che forniranno aggiornamenti periodici sull’avanzamento del cantiere attraverso suoni, immagini e video.
“Ci siamo chiesti come potevamo raccontare un cantiere e abbiamo pensato che la risposta potesse essere costruendone un altro, una versione completamente virtuale e digitale, attraverso il quale sarà possibile conoscere tutte le storie della Basilica”, dice Mattia Voltaggio, brand communication manager di Eni.
Alla presentazione del progetto, che ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto sull’andamento dei lavori post-sisma, hanno preso parte, fra gli altri, il sindaco di Norcia Nicola Alemanno, l’assessore alle Infrastrutture, trasporti e opere pubbliche dell’Umbria Enrico Melasecche, Annalisa Muccioli, CEO di Eni Progetti, il commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, il soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma Paolo Iannelli ed infine Monsignor Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto e Norcia, a lui il compito di togliere il velo all’installazione contente l’Info Stone. Ma questo è solo l’inizio del progetto “The Norcia Live Stones”; oltre all’allestimento di una “Live House”, un luogo fisico all’interno dello Spazio DigiPASS di Via Solferino in cui ottenere informazioni sulle operazioni di restauro e assistere alla presentazione di ogni nuova Live Stone, collegandosi al web si potrà visitare il Cantiere della Comunicazione, un sito internet in cui ci muoversi in prima persona fra le macerie dell’edificio seguendo anche a distanza le varie fasi della ricostruzione. Il tutto nella consapevolezza che, per entrare nella memoria collettiva, ogni grande impresa dell’uomo ha bisogno di un’adeguata narrazione.
“Ci siamo chiesti come potevamo raccontare un cantiere e abbiamo pensato che la risposta potesse essere costruendone un altro, una versione completamente virtuale e digitale, attraverso il quale sarà possibile conoscere tutte le storie della Basilica”, dice Mattia Voltaggio, brand communication manager di Eni.
Alla presentazione del progetto, che ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto sull’andamento dei lavori post-sisma, hanno preso parte, fra gli altri, il sindaco di Norcia Nicola Alemanno, l’assessore alle Infrastrutture, trasporti e opere pubbliche dell’Umbria Enrico Melasecche, Annalisa Muccioli, CEO di Eni Progetti, il commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, il soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma Paolo Iannelli ed infine Monsignor Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto e Norcia, a lui il compito di togliere il velo all’installazione contente l’Info Stone. Ma questo è solo l’inizio del progetto “The Norcia Live Stones”; oltre all’allestimento di una “Live House”, un luogo fisico all’interno dello Spazio DigiPASS di Via Solferino in cui ottenere informazioni sulle operazioni di restauro e assistere alla presentazione di ogni nuova Live Stone, collegandosi al web si potrà visitare il Cantiere della Comunicazione, un sito internet in cui ci muoversi in prima persona fra le macerie dell’edificio seguendo anche a distanza le varie fasi della ricostruzione. Il tutto nella consapevolezza che, per entrare nella memoria collettiva, ogni grande impresa dell’uomo ha bisogno di un’adeguata narrazione.
– foto ufficio stampa Eni –
(ITALPRESS).
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