ROMA (ITALPRESS) – “Il governo non ha nessuna intenzione di abrogare il reato di tortura”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel corso del question time alla Camera.
“Vi è soltanto un aspetto tecnico che deve essere rimodulato per una ragione semplice: il reato di tortura, così com’è strutturato, ha carenze tecniche di specificità e tipicità che devono connotare la struttura della norma penale. L’impossibilità di modificare e la volontà del governo di tenere fermo il reato di tortura – ha aggiunto – è determinata da una ragion pura e da una ragion pratica: la prima è l’ottemperanza a quanto stabilito dalle norme internazionali, la seconda è una ragione di coerenza perchè è un reato particolarmente odioso e abbiamo tutte le intenzioni di mantenerlo”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
“Vi è soltanto un aspetto tecnico che deve essere rimodulato per una ragione semplice: il reato di tortura, così com’è strutturato, ha carenze tecniche di specificità e tipicità che devono connotare la struttura della norma penale. L’impossibilità di modificare e la volontà del governo di tenere fermo il reato di tortura – ha aggiunto – è determinata da una ragion pura e da una ragion pratica: la prima è l’ottemperanza a quanto stabilito dalle norme internazionali, la seconda è una ragione di coerenza perchè è un reato particolarmente odioso e abbiamo tutte le intenzioni di mantenerlo”.
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