ROMA (ITALPRESS) – Si terrà dal 4 al 7 aprile a Sorrento il dodicesimo Congresso nazionale della Fit-Cisl, sindacato di categoria dei trasporti. Saranno 386 i delegati che si riuniranno per eleggere i nuovi organismi tra cui la Segreteria. Tra i temi principali al centro del dibattito, il rinnovo del contratto di categoria, come spiega in un’intervista all’Italpress Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl.
“I lavoratori e le lavoratrici dei trasporti non si sono mai fermati durante la pandemia e non ci sono state criticità grazie a un protocollo firmato a marzo 2020, hanno consentito che chi fosse autorizzato a muoversi si muovesse e che le merci arrivassero in ospedali e supermercati oltre a garantire la raccolta dei rifiuti nelle nostre città – afferma Pellecchia -. Durante la ripresa abbiamo trovato un clima positivo, abbiamo avuto centinaia di delegati nelle assemblee che sono sfociate in più di 20 congressi regionali, un momento di dibattito diffuso, di confronto, di analisi e di proposta che, con 386 lavoratori e lavoratrici, ci consentirà a partire da lunedì prossimo di affrontare le questioni principali che oggi destano qualche preoccupazione al settore dei trasporti”.
“Nel trasporto pubblico c’è una situazione paradossale: nonostante siano arrivati tutti gli aiuti e i ristori, siamo in una condizione in cui non si riesce a rinnovare il contratto collettivo nazionale di lavoro che è scaduto il 31 dicembre 2017”, spiega il leader della Fit-Cisl, per il quale “è necessario mettere mano a tutto il sistema, anche perchè i cittadini di questo Paese non sono entusiasti dei livelli di servizio del trasporto pubblico locale e questo non è attribuibile a chi giornalmente contribuisce a garantire il servizio. C’è un problema che riguarda il sistema, abbiamo difficoltà a trovare interlocutori universali perchè in questo settore esistono più di 830 imprese. Non si riescono a fare economia di scala e investimenti, le flotte invecchiano. I lavoratori e le lavoratrici non vedono riconosciuti i loro diritti. Al ministero abbiamo chiesto l’attivazione di una Commissione per affrontare in modo sistemico il problema del trasporto pubblico locale. La Commissione si è attivata il 1° gennaio 2021 e fra le nostre iniziative di lunedì prossimo affronteremo il tema della riforma insieme al professor Bernardo Mattarella, che presiede la Commissione stessa”.
Per il settore dei trasporti si aprono diversi interrogativi nella fase post-pandemica. “Continueremo ad avere la richiesta di mobilità che avevamo nell’era precedente? Probabilmente ci piazzeremo a un livello intermedio, però è importante comprendere che se il trasporto pubblico locale non funziona noi non andremo mai verso la transizione ecologica. Gli italiani non abbandoneranno mai il trasporto privato se non funziona quello pubblico”.
(ITALPRESS).
“I lavoratori e le lavoratrici dei trasporti non si sono mai fermati durante la pandemia e non ci sono state criticità grazie a un protocollo firmato a marzo 2020, hanno consentito che chi fosse autorizzato a muoversi si muovesse e che le merci arrivassero in ospedali e supermercati oltre a garantire la raccolta dei rifiuti nelle nostre città – afferma Pellecchia -. Durante la ripresa abbiamo trovato un clima positivo, abbiamo avuto centinaia di delegati nelle assemblee che sono sfociate in più di 20 congressi regionali, un momento di dibattito diffuso, di confronto, di analisi e di proposta che, con 386 lavoratori e lavoratrici, ci consentirà a partire da lunedì prossimo di affrontare le questioni principali che oggi destano qualche preoccupazione al settore dei trasporti”.
“Nel trasporto pubblico c’è una situazione paradossale: nonostante siano arrivati tutti gli aiuti e i ristori, siamo in una condizione in cui non si riesce a rinnovare il contratto collettivo nazionale di lavoro che è scaduto il 31 dicembre 2017”, spiega il leader della Fit-Cisl, per il quale “è necessario mettere mano a tutto il sistema, anche perchè i cittadini di questo Paese non sono entusiasti dei livelli di servizio del trasporto pubblico locale e questo non è attribuibile a chi giornalmente contribuisce a garantire il servizio. C’è un problema che riguarda il sistema, abbiamo difficoltà a trovare interlocutori universali perchè in questo settore esistono più di 830 imprese. Non si riescono a fare economia di scala e investimenti, le flotte invecchiano. I lavoratori e le lavoratrici non vedono riconosciuti i loro diritti. Al ministero abbiamo chiesto l’attivazione di una Commissione per affrontare in modo sistemico il problema del trasporto pubblico locale. La Commissione si è attivata il 1° gennaio 2021 e fra le nostre iniziative di lunedì prossimo affronteremo il tema della riforma insieme al professor Bernardo Mattarella, che presiede la Commissione stessa”.
Per il settore dei trasporti si aprono diversi interrogativi nella fase post-pandemica. “Continueremo ad avere la richiesta di mobilità che avevamo nell’era precedente? Probabilmente ci piazzeremo a un livello intermedio, però è importante comprendere che se il trasporto pubblico locale non funziona noi non andremo mai verso la transizione ecologica. Gli italiani non abbandoneranno mai il trasporto privato se non funziona quello pubblico”.
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