KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – E’ iniziata l’offensiva russa nel Donbass, nell’est dell’Ucraina. A Mariupol proseguono i combattimenti mentre nei rifugi sotterranei dell’acciaieria Azovstal, al centro della battaglia, si nascondono circa mille civili.
“Si può ora affermare che le truppe russe hanno cominciato la battaglia per il Donbass, per la quale si preparano da molto tempo”, ha detto in un video il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha promesso: “Ci difenderemo”.
“L’esercito russo – ha affermato Zelensky – non rallenta l’uso dei missili contro l’Ucraina. Anche se avrebbe dovuto rendersi conto che sarà estremamente difficile ripristinare l’arsenale missilistico, date anche le sanzioni già imposte. Senza importazioni – ha continuato -, non possono nemmeno farlo. E quando tutte le scappatoie utilizzate per aggirare le sanzioni saranno chiuse e verranno imposte sanzioni ancora più severe, ripristinare le capacità missilistiche della Russia non sarà realistico”.
Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, l’esercito russo “sta cercando di continuare le operazioni offensive nella zona operativa orientale al fine di stabilire il pieno controllo del territorio degli oblast di Donetsk e Lugansk” e di “mantenere un corridoio terrestre con la Crimea temporaneamente occupata”.
Intanto continua la battaglia di Mariupol. Il Consiglio comunale della città assediata, su Telegram, ha lanciato l’allarme: nei rifugi sotterranei dell’acciaieria Azovstal, dove sono in corso i combattimenti, si stanno nascondendo almeno mille civili, per la maggior parte donne con bambini e anziani. E i russi, sottolinea il Consiglio comunale, hanno continuato a bombardare l’impianto. Anche oggi la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk, ha annunciato che non ci saranno corridoi umanitari.
Intanto il governatore della regione russa di Belgorod, che si trova al confine con l’Ucraina, ha riferito su Telegram che le forze ucraine avrebbero bombardato il villaggio di Golovchino e che una persona sarebbe rimasta ferita.
Sul fronte diplomatico, oggi il presidente statunitense Joe Biden dovrebbe sentire alleati e partner. Sul piano umanitario, invece, la situazione è ancora critica. La procura generale dell’Ucraina registra oggi 7.280 presunti crimini di guerra sotto inchiesta mentre nel paese durante il conflitto sarebbero morti 205 bambini e 367 sarebbero rimasti feriti (ieri erano 205 bambini morti e più di 362 feriti).
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