ROMA (ITALPRESS) – “Troveremo i soldi per tagliare il cuneo fiscale nel corso della legislatura, ora acceleriamo sul Pnrr e le semplificazioni per dare sprint alle aziende, creare lavoro, difendere le filiere strategiche”. Lo dice in una intervista a “Il Messaggero” il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che poi sulla richiesta del presidente di Confindustria Bonomi di ridurre il costo del lavoro, risponde: “Non si può fare tutto e subito. Tagliare il cuneo fiscale di cinque punti è un obiettivo di legislatura, opereremo gradualmente in modo costante nella direzione che ci siamo dati compatibilmente con le regole del Bilancio. Il taglio del cuneo sarà per 2/3 per il lavoratore e 1/3 per l’azienda. Dobbiamo alzare i salari in maniera graduale”.
Sulle semplificazioni, poi, dice: “‘Non disturbare chi vuole farè. Lo ha affermato il presidente Meloni nel suo discorso programmatico in occasione della fiducia: il vero Made in Italy, ovvero costruito in Italia, non deve essere ‘ostruito in Italià ma anzi sostenuto e incentivato. Assieme a strumenti di semplificazione mettiamo in campo risorse come mai prima, grazie al Pnrr, al fondo complementare, alle risorse di coesione e quelle della Legge di bilancio. E tutela, in Italia e nel mondo. Spero a conclusione dei cinque anni di legislatura il nuovo Mimit sia percepito come il Ministero delle opportunità e non più come il Ministero delle crisi”. Nella prima riunione della cabina di regia sul Pnrr, il presidente Meloni ha chiesto di mettere a terra rapidamente i miliardi stanziati, attivando progetti, facendo partire i cantieri, sbloccando le procedure: “Il nostro ministero vuole che i cantieri si aprano e, soprattutto, si concludano in tempi congrui. Stiamo attivando contratti di sviluppo come mai prima su filiere produttive strategiche, sul turismo, sull’automotive, sulle batterie per realizzare anche quella sovranità tecnologica assolutamente necessaria nell’epoca della deglobalizzazione”.
Sulle semplificazioni, poi, dice: “‘Non disturbare chi vuole farè. Lo ha affermato il presidente Meloni nel suo discorso programmatico in occasione della fiducia: il vero Made in Italy, ovvero costruito in Italia, non deve essere ‘ostruito in Italià ma anzi sostenuto e incentivato. Assieme a strumenti di semplificazione mettiamo in campo risorse come mai prima, grazie al Pnrr, al fondo complementare, alle risorse di coesione e quelle della Legge di bilancio. E tutela, in Italia e nel mondo. Spero a conclusione dei cinque anni di legislatura il nuovo Mimit sia percepito come il Ministero delle opportunità e non più come il Ministero delle crisi”. Nella prima riunione della cabina di regia sul Pnrr, il presidente Meloni ha chiesto di mettere a terra rapidamente i miliardi stanziati, attivando progetti, facendo partire i cantieri, sbloccando le procedure: “Il nostro ministero vuole che i cantieri si aprano e, soprattutto, si concludano in tempi congrui. Stiamo attivando contratti di sviluppo come mai prima su filiere produttive strategiche, sul turismo, sull’automotive, sulle batterie per realizzare anche quella sovranità tecnologica assolutamente necessaria nell’epoca della deglobalizzazione”.
foto: agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).
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