Un rostro di bronzo appartenente ad una nave romana,  resto archeologico della battaglia delle Egadi è stato rinvenuto e recuperato nel mare di Levanzo.

L’operazione di recupero dei Carabinieri e della Sovrintendenza del Mare

Nell’ambito dell’attiva collaborazione tra il nucleo carabinieri Tutela patrimonio culturale di Palermo, la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e l’organizzazione “Rpm Nautical Foundation” è stato recuperato, a 80 metri circa di profondità dei fondali marini di Levanzo, un rostro in bronzo di una nave romana, epoca III secolo dopo Cristo, risalente alla battaglia delle Egadi.

L’intervento della nave oceanografica “Hercules”

Le operazioni sono avvenute con l’intervento della nave oceanografica “Hercules”, del nucleo carabinieri Subacquei di Messina, dei carabinieri di Trapani, attraverso l’utilizzo della Motovedetta CC 811 “Pignatelli” e del Battello Pneumatico CC405 del distaccamento navale di Favignana.

Importante reperto allo studio

L’importante reperto, dopo il recupero, è stato consegnato ai funzionari della Soprintendenza del Mare. La località del ritrovamento ritenuta di rilevante importanza è al vaglio degli archeologi per le ulteriori valutazioni scientifiche poiché, da quei fondali, sono stati recuperati altri 23 rostri della battaglia delle Egadi.

Attività di prevenzione nei siti archeologici marini

L’attività rientra nell’ambito di una più vasta opera di prevenzione dei siti archeologici marini che i Carabinieri del Tpc, in sinergia con i Comandi dell’Arma della linea territoriale e con la Soprintendenza del Mare, conduce sistematicamente a difesa del patrimonio culturale siciliano.

La tutela del patrimonio e gli accordi dell’Arma

L’attenzione dei carabinieri alla tutela del Patrimonio artistico e culturale del Paese è ampia. oltre a mettere in campo il nucleo specialistico in ogni occasione, sono numerosi gli accordi di collaborazione su vari fronti della tutela.

Lo scorso anno, ad esempio, è stato  avviato un importante un accordo di collaborazione mirato alla ricerca, studio e valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico e archeologico presente nella storica Caserma “Calatafimi” di Palermo, sede del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, attraverso la sottoscrizione di una specifica convenzione tra il Colonnello Giampaolo Zanchi, Comandante del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, e il Professore Valerio Agnesi, Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare dell’Università degli Studi di Palermo, e integrata dalla partecipazione attiva della Sovrintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Palermo, diretta dalla Dottoressa Selima Giorgia Giuliano.

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