Ieri, domenica 23 maggio, a Domenica Live, il programma condotto da Barbara D’Urso su Canale 5, ancora una volta si è parlato del caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo nel settembre 2004.

L’ex PM Maria Angioni ha affermato: «Denise fu rapita da più persone. Sono emersi tanti elementi che facevano ipotizzare un rapimento più complesso e organizzato. Per cercare di comprendere ho tenuto a mente tutti gli indizi, per non arrivare a soluzioni parziali e sbagliate. C’erano diverse persone, questo è quello che ho dedotto. Essendo emersi indizi a carico della sorellastra Jessica, portata a giudizio e poi assolta».

«Ho pensato – ha agginto l’ex PM – che solo le persone coinvolte in maniera passionale con la bambina potessero essere coinvolte. Sono emerse però delle prove che fanno pensare, perché sono tutte ipotesi, che sia stato coinvolto anche un secondo gruppo diverso nel rapimento. Un gruppo che voleva eliminarla e uno salvarla, è uno scenario possibile se si vogliono considerare gli indizi riguardo».

«Ma si devono fare anche altre ipotesi, prima del sequestro c’era una macchina che girava, con un signore con i capelli grigi. Quando le parole di Battista Della Chiave sono state interpretate meglio altri indizi sono emersi a ampliare il quadro delle indagini. Lo dico da opinionista in questo caso, non da magistrato. Non ho più il compito di indagare però, per la prima volta, diversi tasselli si mettono insieme», ha concluso.

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