L’ex europarlamentare Sonia Alfano è stata assolta a Marsala (Trapani) dall’accusa di diffamazione. Per il giudice di pace “il fatto non sussiste”.

Denuncia partita nel 2015

A denunciarla, nel settembre 2015, era stato Vito Di Giovanni, segretario del Cda della “Belice Ambiente”, del quale Alfano era commissario straordinario.

Le accuse del segretario del Cda, Vito Di Giovanni

Secondo l’accusa, il 12 agosto 2015 a Mazara del Vallo Sonia Alfano, in assenza di Di Giovanni ed alla presenza di più persone – alcuni sindaci della Valle del Belice e consiglieri d’amministrazione della Belice Ambiente, società che si occupava della raccolta dei rifiuti in diversi comuni del Trapanese, avrebbe leso l’onore del segretario del Cda affermando che questi avrebbe patteggiato una pena per peculato e che era all’epoca sottoposto ad indagini, chiedendo che queste sue affermazioni venissero verbalizzate.

La decisione del giudice di pace

Il giudice di pace ha accolto la tesi dell’avvocato difensore Gianni Caracci, che in Tribunale ha sostenuto che si è trattato di “lievi imprecisioni nell’indicazione del precedente penale a carico di Di Giovanni, truffa a danno della pubblica amministrazione e non peculato” e che ciò non costituisce diffamazione, mentre per quanto riguarda il riferimento alle indagini in corso, ha continuato il legale, “attraverso le certificazioni del casellario è stato dimostrato che all’epoca in cui Alfano ebbe a pronunciare le frasi oggetto del processo in effetti lo stesso era indagato, per quanto successivamente sia stato assolto”.

Il 20 agosto 2015 Di Giovanni si dimise da segretario del Cda della Belice Ambiente.

 

 

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