“Quello di Anna Elisa Fontana è un delitto che grida forte contro Dio e l’umanità. Mi unisco all’indignazione e alla sofferenza dei familiari e della comunità civile ed ecclesiale dell’amata terra di Pantelleria”. Lo ha scritto il Vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella in un messaggio rivolto ai familiari di Anna Elisa Fontana, la donna di Pantelleria che è stata bruciata viva dal compagno Onofrio Bronzolino ed è morta dopo due giorni di agonia in ospedale.

“Sento l’urgenza di stringermi a tutti voi in questo momento, che può solo insegnarci quanto sia prezioso l’affetto sincero, l’amore gratuito, la famiglia – ha scritto il Vescovo – ancora una volta la comunità civile e religiosa della nostra Diocesi viene terribilmente scossa da un efferato delitto, compiuto nell’amata isola di Pantelleria contro una donna”.

Monsignor Giurdanella ha aggiunto “Anna Elisa è stata brutalmente uccisa da chi doveva prendersene cura; un uomo, o meglio un maschio, che considera una donna in suo possesso, da poter distruggere». E il Vescovo ha concluso: «Come cristiani siamo chiamati a un corale impegno contro ogni forma di violenza e di abuso, e avere a cuore il desiderio di cambiare questo mondo iniziando da noi stessi, con la sicura speranza che la notte splenderà, per Anna Elisa e anche per noi, quando non ci sarà più, né lutto, né dolore e né pianto”.

Il femminicidio a Pantelleria

Anna Elisa Fontana, 48 anni, sarebbe stata data alle fiamme dal compagno dopo una lite per un saluto che la donna avrebbe rivolto ad un conoscente. Onofrio Bronzolino, operaio edile palermitano di 52 anni, avrebbe iniziato ad inveire contro la donna già nei pressi di un bar. Poi arrivato a casa ha preso una tanica di benzina che teneva in magazzino e l’ha gettata sulla compagna e le ha dato fuoco. La donna ha tento di spegnere le fiamme facendosi una doccia. Le lesioni erano gravissime sul 90% del corpo non le hanno lasciato scampo. E’ morta oggi nel reparto di rianimazione Civico.

L’uomo è stato fermato immediatamente dai carabinieri su decisione della Procura con l’accusa di tentato omicidio aggravato, che adesso diventa do omicidio aggravato, e incendio doloso. Al momento si trova anche lui al Civico, piantonato dai carabinieri nel reparto del centro ustioni. Sull’episodio indagano i militari della stazione dell’isola e della Compagnia di Trapani.

I due si frequentavano da un paio di anni e da tempo convivevano nell’isola in un appartamento in via Maggiuluvedi. La quarantottenne, dipendente di una struttura alberghiera di Pantelleria è stata trasferita a bordo di un elicottero del 118 nell’ospedale Civico di Palermo dove oggi è deceduta nonostante i tentativi dei medici di strapparla alla morte.

La gelosia e la tragedia

Sembrava la solita scenata di gelosia ma, purtroppo, è sfociata in tragedia. L’uomo nell’abitazione aveva una bottiglia di benzina che, secondo una prima ricostruzione degli investigatori, ha gettato sulla donna dandole fuoco.

Momenti di paura ed incredulità fra i condomini del palazzo dove la coppia abitava. Qualcuno ha chiamato i vigili del fuoco che sono arrivati immediatamente. Nel frattempo gli inquilini avevano evacuato l’edificio temendo che scoppiasse la bombola del gas che sicuramente la coppia aveva in cucina. Oltre a chiamare tempestivamente anche l’ambulanza del 118 presso l’ospedale Bernardo Nagar. Le condizioni della donna sono apparse subito gravissime e dal pronto soccorso è stata trasferita in ambulanza all’aeroporto dove era già pronto l’elicottero. Successivamente è stato trasferito, in elicottero, anche il marito.

Il sindaco: “Sconvolti”

Negli occhi dei vicini che hanno tentato di soccorrere la donna è ancora viva l’immagine della povera donna quasi ridotta a torcia umana. “Un gesto che ha sconvolto la comunità pantesca, non ricordo ci sia stato un atto così grave nell’isola”, è il commento del sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona, sulla tragedia avvenuta venerdì notte nell’isola. “Sono davvero sconvolto – aggiunge – la vicenda ancora è tutta da ricostruire. So che ci sarebbe stata una lite e il compagno ha gettato della benzina sulla donna. Siamo in attesa di ricevere notizie dall’ospedale sulle condizioni di salute dei due. In paese non si era mai registrato un fatto così grave – conclude il sindaco – solo qualche rissa denunciata ai carabinieri, ma mai nulla di così drammatico. Speriamo che la donna si possa salvare”. L’amministrazione comunale ha organizzato per mercoledì sera una marcia silenziosa con partenza, alle 20,30, da Piazza Cavour dove sorge il municipio. Una fiaccolata senza distinzione di colore politico contro ogni forma di violenza sulle donne.

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