Sostiene di essere stato morso da un cane randagio, quando in realtà era stato attaccato dall’animale domestico di un privato, per richiedere con fraudolenza un cospicuo risarcimento al Comune.
Un uomo, residente a Partanna, è stato citato in giudizio per tentata truffa all’ente locale dinanzi al Tribunale di Sciacca in base all’art.56, 640 cpv. del codice penale “perché mediante artifici e raggiri si recava presso la guardia medica locale per farsi refertare” delle lesioni dovute al morso di un cane “dichiarando falsamente – si legge nell’atto di citazione in giudizio – di essere stato attaccato da un randagio mentre in realtà era stato aggredito dall’animale di un concittadino”.
L’uomo avrebbe poi presentato tutta la documentazione medica attestante le lesioni riportate per addossare la responsabilità all’ente locale e cercare di ottenere “un ingiusto profitto in danno del Comune che accorgendosi della richiesta fraudolenta respingeva la pretesa di risarcimento”.
Adesso l’uomo dovrà presentarsi in udienza il prossimo 24 maggio per rispondere del reato commesso per il quale si rischia la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa che va da 51 a 1.032 euro.
“Il maldestro tentativo di raggirare l’ente locale – afferma il sindaco Nicolò Catania – si è concluso con la citazione in giudizio della persona in questione e con un procedimento penale a suo carico che vede il Comune come parte offesa. Una storia di furbizia spicciola che si è ritorta contro lo sprovveduto truffatore”.
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