la denuncia dell'associazione ambientalista mareamico

Finiscono in mare a Triscina i rifiuti provenienti dal dragaggio del porto di Selinunte: protestano i cittadini (FOTO e VIDEO)

Ieri mattina a Triscina, la spiaggia di Catelvetrano (tp), una ruspa ha scaricato tonnellate di rifiuti provenienti dal dragaggio del porto di Selinunte. Lo denuncia l’associazione ambientalista Mareamico.

“Questa poltiglia maleodorante – scrive l’associazione – contenente residui di posidonia, sabbia, olii, gomme, reti e rifiuti vari, è assimilabile ad un rifiuto speciale, che dovrebbe finire in discarica e non in spiaggia.

Giova ricordare che – a quanto pare – l’operazione risulta perfettamente autorizzata!”.

Leggi anche

Il disastro del porto di Selinunte, la denuncia di Mareamico (FOTO e VIDEO)

La dura protesta dei residenti ha impedito che l’operazione terminasse. Nel frattempo un avvocato ha prelevato e fatto analizzare il rifiuto e questa mattina i cittadini manifestano davanti il comune di Castelvetrano.

Mareamico ha segnalato i fatti all’ARPA, al Comando generale delle Capitanerie e al NOE dei Carabinieri.

Leggi anche

Dragaggio Porto di Trapani, “Golfo di Custonaci a rischio, mare sarà inquinato”

 

AGGIORNAMENTO DELLE 13.00

Operazioni di trasferimento della posidonia a Triscina bloccate e pulizia della spiaggia in direzione delle strade 17 e 17A dove ieri sono stati scaricati due camion del materiale estratto dai fondali del porticciolo di Selinunte: non soltanto alghe ma anche plastica, corde, resti di pneumatici e altro materiale pare inquinante.

E’ il risultato ottenuto da una delegazione di residenti a Triscina che stamani è stata ricevuta dai commissari
alla guida della città mentre un centinaio di altre persone manifestavano davanti al Municipio dove erano presenti pure agenti del Commissariato e del Reparto mobile e carabinieri. I commissari comunali hanno assicurato ai manifestanti che la
posidonia e il restante materiale in essa trovato saranno analizzati per capire se e quanto sono inquinanti e se il
bagnasciuga e il mare antistante al deposito hanno subito danni ambientali.

Per chiedere la pulizia dell’area è stata avviata anche una petizione sostenuta da Legambiente, mentre Codiciambiente parla di “Un grave danno alla collettività che sarà segnalato nelle opportune sedi perchè il luogo non è più fruibile dalle persone”. I lavori di trasferimento in somma urgenza venivano eseguiti dal Genio civile di Trapani, mentre il Comune ha espresso il parere sull’incidenza ambientale. Già ieri sul posto si erano verificati momenti di tensione con i residenti che avevano indotto al blocco del deposito della posidonia.

Leggi l'articolo completo