L’ex procuratore Francesco Messineo gestirà il Comune di Trapani fino all’indizione di nuove elezioni probabilmente nella prkimavera del 2018. E’ stato nominato oggi dalla Regione sicliana su indicazione dell’assessore regionale alle Autonomie Locali Luisa Lantieri. Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta ringrazia il procuratore Messineo per avere accettato l’incarico di commissario straordinario per il sindaco, la giunta e il consiglio comunale di Trapani.

“Sono convinto – dice Crocetta – che la scelta del procuratore Messineo sia la più corretta e la più giusta per Trapani, una città che ha bisogno – in una fase in cui non è stato possibile eleggere gli organismi rappresentativi – di un commissario di garanzia in grado di operare per il bene comune e per l’interesse della città. Abbiamo già apprezzato le qualità amministrative del procuratore in una situazione molto difficile, quella del comune di Castelvetrano. Siamo convinti che l’impegno eccezionale manifestato a Castelvetrano, sarà profuso anche a Trapani. Grazie procuratore, – conclude il presidente – a nome dei siciliani e dei cittadini trapanesi”.

L’invio di un commissario si è reso necessario dopo che nei ballottaggi di domenica scorsa non è stato raggiunto il quorum e dunque non è stato possibile eleggere alcun sindaco. Il quorum si rendeva necessario perchè Pietro Savona era rimasto solo nella competizione dopo che Mimmo Fazio era stata dichiarato decaduto per effetto della mancata presentazione della lista degli assessori. Un atto deliberato legato al fatto che fazio aveva scelto di non correre più essendo indagato nell’inchista Mare Monstrum ma anche di non dare vantaggio a nessuno degli altri candidati.

Messineo svolgerà anche le funzioni del Consiglio comunale che non può essere isnediato così come aveva chiaramente detto l’assessore Luisa Lantieri poi smentita dal presidente Crcoetta che aveva interpretato in modo errato la legge.

Messineo fino a qualche settimana fa era commissario al Comune di Castelvetrano che era rimasto senza amministrazione per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri e sarebbe dovuto andare al voto l’11 giugno ma poco prima il Consiglio dei Ministri ne aveva deciso los cioglimento per infiltrazione mafiosa e nominato commissari prefettizzi che sostituiscono il commissario regionale che era, appunto, Messineo.