“L’operazione di oggi rientra in un‘attività più ampia iniziata i primi di dicembre a Castelvetrano. Una strategia per fare sentire la presenza ancora più costante dello Stato sul latitante e su quanti garantiscono la latitanza di Matteo Messina Denaro. Una maggiore pressione per cercare di raccogliere elementi utili alla cattura.
Oggi sono state controllate anche diverse numerose attività commerciali e imprenditoriali di persone che sono legate al latitante”.
Lo dice il questore di Trapani Maurizio Agricola in merito all’operazione condotta dagli uomini del Servizio Centrale Operativo, delle Squadre Mobili di Palermo e di Trapani e del Reparto Prevenzione Crimine e coordinata dalla Dda di Palermo.
“Quanto raccolto questa mattina è al vaglio della magistratura – aggiunge il questore – Sono 30 gli indagati che, nel corso degli anni, sono stati arrestati per mafia, o che hanno avuto collegamenti e frequentazioni con appartenenti a “Cosa nostra” e di persone che, storicamente, sono state in stretti rapporti con il latitante Matteo Messina Denaro.
Ora la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, su segnalazione della Polizia di Stato, li ha sottoposti a una nuova indagine perché sospettati di agevolare la latitanza del capomafia della provincia di Trapani”.
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