Un ristoratore noto per la sua vicinanza alle posizioni no vax è morto nel giorno di Natale nel trapanese dopo una lunga degenza dovuta proprio al Covid19

La triste vicenda

Maurizio Bellitteri, 60 anni, noto ristoratore di Marsala vicino alle posizioni no-vax, è morto oggi all’ospedale “Paolo Borsellino” della stessa città di Marsala, dove da giorni era ricoverato in terapia intensiva in gravissime condizioni per Covid19.

Chi era la vittima

Titolare, da diversi anni, di un ristorante con annesso stabilimento balneare (zona lido Signorino, nel versante sud di Marsala), era il più grande di cinque fratelli. Lascia la moglie e una figlia.

Rifiutava il vaccino

Maurizio Bellitteri aveva rifiutato di vaccinarsi. Una scelta che era nota a tutti non solo a Marsala.

Altri fratelli nella ristorazione

Uno dei suoi fratelli, Massimo Bellitteri, anche lui operante nel settore della ristorazione, è stato raggiunto dalla notizia mentre preparava il pranzo di Natale per i poveri alla mensa sociale di Marsala. “Fino all’ultimo – ha dichiarato – ho pregato per lui, ma non è servito”.

Aveva contratto il Covid19 circa un mese fa

Le condizioni di Maurizio Bellitteri, che aveva contratto il virus circa un mese fa, erano apparse subito gravi in ospedale, dove i medici hanno dovuto anche convincerlo per sottoporlo al casco ventilatore, prima di decidere il ricovero in terapia intensiva. Ad aggravare la sua condizione anche il fatto che soffrisse di obesità e di ipertensione.

La svolta no vax di tanti siciliani

Sono tanti i no vax in Sicilia anche fra i sanitari. Un tecnico di radiologia medica e due di laboratorio biomedico sono stati sospesi dal servizio che prestavano all’interno dell’Arnas Civico di Palermo. Così è stato stabilito dal direttore generale dell’azienda ospedaliera palermitana in seguito all’accertamento del mancato obbligo vaccinale da parte dei tre operatori sanitari.

Sospesi anche dall’albo professionale

L’Arnas si è resa conto del mancato assolvimento dei tre dipendenti in seguito a quanto comunicato dall’ordine provinciale dei tecnici sanitari radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione di Palermo.

In pratica i tre erano stati sospesi dall’albo per questa inadempienza. Sulla base di ciò i vertici dell’Arnas Civico hanno a loro volta sospeso dal servizio, senza retribuzione né altro emolumento, tutti e tre i dipendenti per “inosservanza dell’obbligo vaccinale” che è disciplinata dall’articolo 4 del decreto legislativo 44 del 20201.

Pochi giorni fa era toccato a due infermieri

Appena una manciata di giorni fa l’Anas aveva proceduto allo stesso modo anche nei confronti di due infermieri in servizio all’interno della stessa struttura. I due infermieri non si sono vaccinati e di conseguenza sono stati sospesi dal loro ordine professionale.

Anche in questo caso l’azienda si è comportata di conseguenza. La sospensione, come riportato nella deliberazione che ha riguardato i 5 sanitari, “ha decorrenza immediata fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale e comunque fino al perdurare dello stato di emergenza, attualmente in scadenza al 31 dicembre 2021”.

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