"L'Europa non può rimanere a guardare"

Pesca siciliana, il “Blue Sea Land 2019” di Mazara del Vallo arriva a Bruxelles

Rilanciare la pesca, tutelare le nostre eccellenze, restituire identità ed orgoglio ai nostri pescatori. Presso l’ufficio della Regione siciliana a Bruxelles è stato presentato “Blue Sea Land 2019 – Expo dei cluster del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente” in vista della manifestazione a Mazara del Vallo dal 17 al 20 ottobre prossimi che sarà un’importante occasione di dialogo per l’intero comparto della pesca.

Oggi l’iniziativa è stata presentata a Bruxelles, con la partecipazione dell’assessore regionale Edy Bandiera, di rappresentanti della Commissione europea e della Rappresentanza italiani presso le istituzioni Ue, e degli eurodeputati siciliani Pietro Bartolo (Pd), Dino Giarrusso (M5S), Annalisa Tardino (Lega), Raffaele Stancanelli (FdI).

“Dobbiamo farci portavoce delle istanze di questo settore, e soprattutto di quelle della piccola pesca, delle migliaia di famiglie che si rifiutano di abbandonare queste attività tradizionali. Faremo fronte comune, al di là delle ideologie e provenienze partitiche – ha affermato l’ europarlamentare della Lega Salvini Premier, Annalisa Tardino. – Abbiamo grossi problemi da affrontare, a partire dalla restrizione delle aree di pesca nel Canale di Sicilia-  e in vista dell’incontro della CGPM ad Atene il prossimo 4-8 novembre – dovremo fare sentire con forza la nostra voce, siciliana e italiana.

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“Dobbiamo commissionare nuovi studi scientifici, visto che gli attuali si basano su dati del 2011, e le decisioni vanno invece prese su dati aggiornati. Non possiamo non dare risposte ai nostri pescatori i quali, ad esempio, ci dicono che le imbarcazioni oggi navigano sui tonni, dopo anni di divieto di catture. A proposito di questo, parteciperò alla delegazione del Parlamento europeo presso la sessione annuale dell’ICCAT, la Commissione internazionale per la conservazione del tonno, che si svolgerà i prossimi 22-24 novembre. Dobbiamo valutare i dati nuovi, credo sia un obbligo – prosegue Tardino – che abbiamo nei confronti di chi si impegna per portare avanti la propria economia familiare, ma anche per l’economia di tutta la Sicilia. Sarebbe più facile dismettere l’attività ed emigrare, come purtroppo fanno tanti nostri giovani, ma non possiamo accettare passivamente questo trend”.

Annalisa Tardino prosegue che l’ Europa non può rimanere a guardare. “Chiederemo conto e ragione al Commissario europeo designato, sia sul ruolo del Mediterraneo, che sulla scomparsa della parola pesca dal titolo del portafoglio”.

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