Si sono dati appuntamento a Poggioreale, nel trapanese, circa 300 pastori e produttori di formaggi che sono arrivati da Agrigento, Trapani, Palermo ed Enna.
“Non possiamo andare più avanti. Ormai nonostante il nostro sudore e il nostro lavoro dobbiamo andare a chiedere l’elemosina. Ormai siamo alla fame. Il nostro lavoro non viene valorizzato – ha detto uno dei pastori – e viene pagato poco più di 60 centesimi. Andiamo a casa senza un euro. Così non possiamo andare avanti”.
I pastori hanno versato a terra più di 3mila litri di latte munto in mattinata. La prossima protesta si terrà a Contessa Entellina nel palermitano. Gli allevatori chiedono che anche in Sicilia siano rivisti i costi del latte.
“Il guadagno è molto poco. Siamo minacciati dal latte che viene da altre nazioni spesso non controllato – aggiunge un altro pastore – Chiediamo al governo che non entrino nel circuito le farine di latte o latte in polvere da altre nazioni nel ciclo produttivo che diventano una reale concorrenza con il nostro latte. E poi che ci venga corrisposto il giusto prezzo per il latte. La nostra protesta come in Sardegna andrà avanti”.
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