Esplosione in una palazzina a Milano, intorno alle 7 di stamattina, sabato 12 settembre. Il forte boato è stato percepiito in tutta Milano Sud e ha coinvolto il piano terra e i primi tre piani di una palazzina in piazzale Libia 20.

Molta gente si è riversata in strada sia dal condominio coinvoltoche da quelli circostanti. Il bilancio è di cinque persone rimaste ferite in modo lieve e una in modo più serio. La persona più grave, un 30enne, è quella che si trovava nell’appartamento al piano terra dove si è verificato lo scoppio: ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo, trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda. All’interno del palazzo si sono verificati una serie di crolli di muri interni e non strutturali.

Tra le persone soccorse, una ragazza di 15 anni con trauma alla caviglia, portata al Fatebenefratelli, come una donna di 54. Due donne, una di 76 e una di 56, sono invece al Policlinico e una di 38 alla Mangiagalli.

Dopo l’esplosione, inoltre, si è sviluppato un incendio che ha coinvolto il primo piano della palazzina. Sul posto sono intervenuti una squadra USAR, 9 ambulanze, 2 automediche, 1 autoinfermieristica, oltre a Polizia, vigili del fuoco e vigili urbani.

Per quanto concerne la causa dello scoppo, la prima ipotesi è «il gas metano, dovremo indagare da dove si è originata la perdita. Abbiamo fatto chiudere il gas da tutto l’edificio che è stato evacuato», ha detto Maurizio Pendini, direttore e vice dirigente del comando dei Vigili del Fuoco di Milano.

L’esplosione ha coinvolto anche 8 auto, 9 moto e un monopattino elettrico. Lo ha comunicato la polizia locale, che è impegnata nei rilievi attorno all’area antistante il condominio. Al momento, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, lo stabile pur pesantemente colpito non avrebbe riportato danni strutturali.