Ovazione e lunghi applausi ieri per “La Vedova Allegra”, l’operetta di Franz Lehar, coprodotta da Taoarte con la compagnia del teatro “Al Massimo” di Palermo, diretta da Aldo Morgante, nell’ ambito della rassegna “Anfiteatro Sicilia”,  promossa dall’assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e dall’assessorato regionale ai Beni culturali e dall’associazione Sensi Contemporanei, che è andata in scena ieri a Taormina.

Oltre mille i presenti che, nella suggestiva cornice del teatro antico, hanno apprezzato l’esilarante performance di Umberto Scida che, oltre a curare la regia, ha interpretato il ruolo di Njegus.

La sua vena comica ha entusiasmato il pubblico con gag, battute e doppi sensi, e con la sua inappuntabile presenza scenica, ha coinvolto tutti. Hanno convinto con le loro straordinarie voci anche Susie Georgiadis (Hanna Glavari) new entry  della compagnia del teatro al Massimo e Spero Bongiolatti(Conte Danilo), e si confermano talentuosi il soprano Isadora Agrifoglio e Francesco Tuppo.

I lussuosi abiti di scena, oltre centocinquanta, della Sartoria teatrale Arrigo di Milano, le splendide coreografie, affidate a Stefania Cotroneo, e le eleganti e raffinate scenografie curate da Marco Giacomazzi e realizzate da Antonio Piazza, hanno arricchito uno spettacolo capace di incantare e di riscuotere un grande successo di pubblico e di critica.

“Sono soddisfatto e orgoglioso che anche l’operetta, dopo la Traviata e tutti gli altri spettacoli in programma nell’ambito di Anfiteatro Sicilia- commenta l’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, Anthony Barbagallo- abbia riscosso un grande successo. Abbiamo vinto una scommessa, puntando su spettacoli di alta qualita’ artistica e soprattutto sulla professionalita’ dei talenti siciliani. Adesso siamo pronti a programmare un ricco cartellone per il prossimo anno che presenteremo in tutte le fiere internazionali”.

“Abbiamo voluto proporre una Vedova Allegra rinnovata- spiega il regista Umberto Scida– riportandola all’antico fasto dell’operetta con costumi sfarzosi e scenografie raffinate ma soprattutto l’abbiamo riadattata a musical, enfatizzando quindi anche la recitazione e la danza, discipline che finora nell’operetta erano presenti in maniera marginale. E il successo del pubblico ci ha dato ragione“.

“Fin da subito-spiega Aldo Morgante- ho pensato ad un allestimento di alto livello qualitativo, con scenografie sontuose e con centocinquanta costumi elegantissimi. Il successo di pubblico premia gli sforzi organizzativi e d’impresa e soprattutto mi inorgoglisce come siciliano visto che il novanta per cento della mia compagnia e’ composto da attori e ballerini siciliani”.