Ufficialmente si tratta di un provvedimento assunto per motivi di sicurezza ma il sospetto forte è che il Comune di Palermo stia organizzando nuova ‘trappole’ per glia utomobilisti palermitani allo scopo di far cassa con l’autovelox.

Un circostanza negata con forza dai responsabiuli del settore traffico in città. Di fatto dopo il limite di velocità a 30 km/h imposto in una strada di accesso al parco della Favorita e dopo le tante contravvenzioni prese in via Libertà per l’analogo limite imposto nel solo trattoc he va da via Notarbartolo a Piazza Croci, arrivano una serie di nuove aree dove bisognerà transitare tpraticamente a passo d’uomo senza tocare l’acceleratore.

La prima trappola riguarda proprio via Libertà nel tratto che va dalla Statua fino a via Notarbartolo, praticamente quello già trafficato, intasato e bloccato da un numero spropositato di semafori pedonali a poca distanza l’uno dall’altro. Lì il nuovo limite non sarà 50 conme in tutte le strade cittadine ma 40. Quanto serve per elevare una contravvenzione a chi transita normalmente.

Stesso limite, 40 km/h, in  una quantità diu altre vie analoghe, abbastanza larghe e abbastanza trafficate, ma ritenute pericolose. limiote massimo a 40km/h in via Imperatore Federico dalla ex iera del Mediterraneo fino a Piazza Don Bosco, in via Montepellgrino, anchqui dalla ex iera fino al mercato ortofrutticolo, inv ia Croce Rossa, la strada a due corsie che dalla tatuta va verso Piazza Alcide de Gasperi e dunque allo Stadio, in via Ausonia e perfino in viale del Fante. strade dove i motivi di sicurezza appaiono difficile da comprendere.

Ma c’è di peggio. Il limite di 40 km/h viene imposto anche su tutta la così detta via Mare, ovvero via Francesco Crispi fino ai curvoni della Cala o del Foro Italico. Lì il limite è gia più basso.

Ci sono poi i limiti da ‘triciclo’ ovvero 30 km/h. scatteranno nella parte bassa di Corso Vittorio Emanuele che oggi fa figo chiazmare ‘il Cassaro basso’ ovvero da mare fino a via Roma. 30 all’ora anche in via Maqueda fra i Quattro Canti e la Stazione centrale. Qui in realtà il provvedimento ci sta dopo aver pedonalizzato l’area e ridotto ad una sola corsia il transito veicolare fra pedoni e biciclette. in via Mauqeda è assolutamente necessario transitare a passo d’uomo ma lo capisce chiunque.

30 chilometri orari anche nella rotatoria di via Lazio/Michelangelo completano l’elenco oltre al già accennato limite imposto nella bretella fra via Ercole e viale del Fante, quest’ultima secondo caso ragionevole insieme a via Maqueda a differenza di tutti gli altri.

Alla fine per giustificare il tutto c’è un solo passaggio. Il Comune ha deciso non di amministrare la città e i cittadini ma di cambiarne le abitudini. E’ una questione culturale. Si tratta di insegnare ai palermitani ad andare a piedi.