Dopo il sì del Gip di Palermo, anche quello di Trapani, per la parte dell’inchiesta trasmessa al suo ufficio, ha revocato la custodia cautelare in carcere disponendo gli arresti domiciliari per l’armatore accusato di corruzione Ettore Morace, difeso dagli avvocati Giovanni Di Benedetto e Marco Siragusa.

Arrestato due settimane fa con l’accusa di avere corrotto funzionari regionali, il deputato regionale Girolamo Fazio, candidato sindaco di Trapani e, tra gli altri, l’ex sottosegretario ai Trasporti Simona Vicari, per assicurarsi favori e aiuti per la sua compagnia di navigazione, la posizione di Morace è stata divisa in due tranche: una rimasta a Palermo, l’altra trasmessa a Trapani, in quanto il gip ha ritenuto che parte delle corruzioni si siano lì consumate.

Dopo le dimissioni di Morace da tutte le cariche societarie, i suoi legali hanno presentato due richieste di revoca del carcere sostenendo il venir meno delle esigenze cautelari.

La procura ha dato parere favorevole e i Gip di Palermo e Trapani le hanno accolte

Secondo il Giudice delle Indagini Preliminari l’attività investigativa, condotta dai Carabinieri sotto il coordinamento della Procura di Trapani, ha ulteriormente aggravato il quadro indiziario a carico degli indagati per le ipotesi di corruzione e traffico di influenze.

 

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