A fronte del duro atto d’accusa della Corte dei Conti nei confronti di un governo ‘incapace’ che usa le risorse per i benefit ai burocrati invece che destinarle a disoccupati, politiche per il lavoro, trasporti, ambiente e studenti, il governo della Regione è assente all’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Vuoti i posti destinati al Presidente della Regione Rosario Crocetta, all’assessore all’economia Alessandro Baccei che pure tante volte negli ultimi mesi è apparso in udienza davanti alla Corte. Vuota anche la sedia riservata all’assessore all’agricoltura Antonello Cracolici.

Unici rappresentanti del governo l’assessore ai Beni Culturali Carlo Vermiglio e l’assessore alla Funzione Pubblica ed alle Autonome Locali Luisa Lantieri.

Cadono, dunque, nel vuoto tutti gli appelli del procuratore generale Giuseppe Aloisio, ascoltato solo quello sull’uso delle risorse per i Beni Culturali e i musei.

Un grave gesto di scortesi istituzionale quello del Presidente della Regione e dell’assessore all’economia ma non certo il primo nei confronti della Corte dei Conti. Si ricordano facilmente dichiarazioni pubbliche di Crocetta nelle quali derubricava le sentenze della Corte dei Conti a semplici multe.

La polemica fra la Corte è il governo non è di quelle che lascia le aule di tribunale. I magistrati contabili lanciano le loro accuse soltanto nelle sedi istituzionali. Ma è proprio in quelle aule che potrebbe arrivare una risposta concreta a queste assenze. Una risposta che potrebbe tradursi nella mera applicazione di leggi e norme senza più margini lasciati al governo per cercare una soluzione.

Ma la magistratura contabile non è certamente alla ricerca di ritorsioni. La situazione della Regione è chiara da anni e continua a peggiorare. L’assenza del governo oggi a Palazzo Steri è solo una conferma della considerazione che hanno Crocetta e Baccei di questa vicenda

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