La conferma ufficiale non c’è, La Vardera ha spento tutti i telefoni e non è raggiungibile ma il motivo dello scontro fisico con l’attore Francesco Benigno che è finito con una denuncia sembra proprio che sia legato alla candidatura ‘finta’ di La Vardera. Finta perchè la campagna elettorale sarebbe stata finanziata dal programma Mediaset ‘Le Iene’ e La Vardera avrebbe sempre girato con una telecamera nascosta o accompagnato da un cameramen per documentare proprio la campagna elettorale.

Insomma Ismaele il sindaco dal 12 giugno forse non andrà al cinema ma probabilmente andrà in televisione. A confermare il retroscena è il capolista di La Vardera, il più ‘adirato’ con il candidato ovvero quel Francesco Vozza eternamente al centro di polemiche perchè considerato razzista ecc ecc per i toni della sua campagna.

Vozza scrive senza mezzi termini su facebook “Era solo una finzione, ha mentito per tutto il tempo! Le Iene lo hanno pagato per mesi per prendere in giro gli elettori palermitani! Ha tradito la fiducia di Salvini, della Meloni e di tutti noi che ci abbiamo creduto! Caro Ismaele, MI FAI SOLTANTO VOMITARE!” E poi lancia gli hashtag “#LaVarderaTraditore #LaVarderaImpostore #LaVarderaPagato“.

Secondo la ricostruzione la rissa di ieri sarebbe iniziata quando La Vardera ha chiesto a Benigno la liberatoria per utilizzare le riprese che lo riguardano. Ne sarebbe nato un parapiglia per il quale La Vardera, finito in ospedale con un collare, annuncia querela a Benigno mentre Benigno racconta di essersi solo difeso dopo che la sua compagna era caduta spinta da un operatore e si era ferita ad una gamba.

Sul fronte politico la vicenda appare più complessa perchè Giorgia Meloni e Matteo Salvini starebbero valutando azioni forse anche di natura legale e pensano che tutto possa essere stato orchestrato per fare un danno, di natura politica, proprio a Salvini in vista delle nazionali.

“Se tutto quello che sta emergendo in queste ore fosse vero, se davvero Ismaele La Vardera ha ordito un complotto assieme alle Iene per prendere in giro gli elettori palermitani, allora tanto per cominciare questo signore dovrebbe immediatamente restituire i soldi incassati dai cittadini e dai politici che lo hanno sostenuto – dice Francesco Vozza, leader dei leghisti di Palermo.

“Nel corso della campagna elettorale La Vardera ha chiesto alla gente di essere finanziato, pubblicizzando un codice Iban su cui eventualmente caricare dei soldi. Questa è una vera e propria truffa ai danni di tutti i palermitani e di chi ci ha messo la faccia per sostenerlo. La Vardera si vergogni”. Un bel pasticcio per una vicenda ancora tutta da chiarire

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