È stata fissata per domani, davanti al gip Roberto Riggio, l’udienza di convalida dei fermi di Giovanni Codraro e Carlo Mancuso, i due giovani che, insieme ad altri sei ragazzi, martedì sera, avrebbero legato con del nastro adesivo e picchiato Massimiliano Ursino, il segretario provinciale palermitano di Forza Nuova. Per entrambi, tutti e due esponenti del centro sociale Anomalia, l’accusa è di tentato omicidio.

Il procuratore aggiunto che coordina l’inchiesta sull’aggressione, Ennio Petrigni, ha inviato gli atti al giudice questa mattina. Proseguono intanto le indagini per confermare le accuse a carico di altri 4 giovani, tra cui una ragazza che
avrebbe ripreso col cellulare il pestaggio, che sono stati denunciati a piede libero. A differenza dei due fermati, i cui
volti sono stati chiaramente ripresi da una videocamera della zona, a loro carico non ci sarebbero ancora elementi decisivi per il fermo.

Le immagini li avrebbero immortalati insieme a Codraro e Mancuso e pur se a volto coperto nei loro confronti ci sarebbero però indizi rilevanti. La procura disporrà una perizia antropometrica per confermarne il ruolo nell’aggressione di Ursino.

Sarebbero comunque anche loro appartenenti ai centri sociali e tutti noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici. In particolare la ragazza sarebbe stata già coinvolta in azioni violente. Nel video girato col cellulare si sente
chiaramente la sua voce: una perizia fonica confermerà che è stata lei a filmare il pestaggio.

All’appello mancano ancora due giovani del commando che ha legato e picchiato il leader politico. I poliziotti hanno continuato a sentire giovani dei centri sociali e dello studentato “Malarazza” di via Cavour frequentato da alcuni degli aggressori. Al momento del fermo Codraro e Mancuso, accusati di tentato omicidio, sono rimasti in silenzio. Nessuna parola sull’aggressione. Bocche cucite anche dai quattro denunciati.  Gli agenti stanno cercando di trovare elementi e che possano fugare ogni dubbio sulla presenza dei denunciati sul luogo del pestaggio.