La chiusura della base di Trapani annunciata da Ryanair è solo temporanea: la low cost punta a tornare nello scalo siciliano nell’estate 2019. Lo ha detto il ceo Michael O’Leary nel corso di una conferenza stampa. “Non è chiusa per sempre – ha spiegato O’Leary -, la base è chiusa per quest’estate perché aspettiamo il nuovo bando di gara”.

“Poi in base ai risultati del bando potremo riattivare le rotte”, ha aggiunto il ceo di Ryanair, che conta di riaprire la base “forse nell’estate 2019”.

La società che gestisce l’aeroporto prepara, intanto, il nuovo bando dopo l’annullamento del primo che era stato assegnato proprio a Ryanair e annullato in autotutela doppo un primo pronunciamento del Tar favorevole a un ricorso Alitalia. E nel frattempo precisa che la chiusura della base non blocca l’operatività delle quattro rotte Ryanair attualmente attive. “Airgest SpA specifica che detta notizia non ha alcun impatto sull’operatività delle rotte già programmate per la stagione estiva – si legge in una nota dell’aeroporto trapanese – risultano pertanto confermati i collegamenti già schedulati per Praga, Francoforte, Baden Baden e Bergamo che si aggiungono ai voli per Milano Linate e Roma Fiumicino operati con Alitalia, per Torino con Blue Air e Pantelleria con Mistral in regime di continuità territoriale”.

Il Presidente Paolo Angius poi precisa che “l’azienda sta ponendo in essere, unitamente al Governo Regionale, alle Istituzioni territoriali locali e alle attività produttive tutte, ogni sforzo teso alla realizzazione della migliore stagione ‘Summer’ possibile”.

Ma la chiusura della base Ryanair di Trapani significa anche la perdita di 820 posti di lavoro sia pure precari come sono tutti quelli legati a Ryanair e per questo dai 5 stelle si arriva a invocare aiuti di Stato “per salvare Airgest, i posti di lavoro e l’economia del territorio che deriva dal traffico aereo dell’aeroporto Civile Vincenzo Florio Di Trapani-Birgi”.

A chiederli è il deputato regionale Sergio Tancredi, primo firmatario di una mozione del gruppo parlamentare M5S all’Ars che rivolgendosi al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore Armao impegna il governo a proporre le norme a supporto di una strategia di bilancio utile non solo a salvare Airgest, ma soprattutto a rilanciarla e metterla a regime.

“Inutile parlare dello sfascio provocato da una gestione dissennata che avevamo più volte denunciato – spiega Tancredi – ci interessano piuttosto le soluzioni. Musumeci attivi tutti i meccanismi per chiedere gli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree, programmabili fino al 2024 per finanziare il costo delle attività dell’aeroporto per superare i problemi gravi di liquidità generati dal basso livello delle entrate e del capitale attuale e per indirizzare l’aeroporto alla integrale copertura dei costi di esercizio nel medio e lungo termine”.

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