La Fondazione Inda ha pubblicato un avviso per reclutare un nuovo soprintendente, incarico rimasto scoperto dopo le dimissioni di Valeria Told avvenute nel febbraio scorso e ricoperto ad interim dalla consigliera delegata Marina Valensise. E lo ha fatto pochi giorni dopo l’inizio delle rappresentazioni classiche al Teatro greco con le due tragedie: Aiace di Sofocle e Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide.

La terna

Sarà presa in esame una terna di nomi, “tra persone in possesso di elevato profilo culturale, di riconosciuta esperienza nella gestione dello spettacolo dal vivo e di comprovati requisiti tecnico professionali relativi alle attività della Fondazione”, poi spetterà al ministro della Cultura la nomina del soprintendente.

La delibera del Cda della Fondazione

Nelle ore scorse, il Cda della Fondazione “ha deliberato l’indizione di una selezione per la composizione di una terna” ed in merito alla durata dell’incarico sarà “di 4 anni ed è rinnovabile”.  Le domande dovranno essere presentate entro e  non oltre le 24 ore del 2 luglio del 2024.

I requisiti

I requisiti per i candidati sono gli stessi di quelli del bando del settembre del 2022, tra cui “l’esperienza comprovata e di successo almeno quinquennale nella direzione manageriale di enti e istituzioni operanti nel settore dello spettacolo dal vivo e comunque con valore della produzione non inferiore a 4 milioni di euro/anno”.

Il ruolo del soprintendente

La figura del soprintendente è paragonabile a quella del direttore artistico.  Nell’avviso, relativamente alla parte sui compiti ed attività, è indicato che “elabora e predispone, sulla base degli indirizzi artistici e culturali proposti dal Consigliere delegato ed approvati dal Cda, i programmi delle attività della Fondazione che vengono approvati dal Consiglio stesso nell’ambito del processo di approvazione del budget economico”. Inoltre, “partecipa, senza diritto di voto, alle sedute del Cda”.

Il tentativo di cambiare lo Statuto

Poco dopo le dimissioni di Valeria Told, con una delibera del 16 febbraio il Consiglio di amministrazione aveva approvato delle modifiche allo Statuto della Fondazione che avrebbe sottratto al soprintendente alcuni compiti, rafforzando il ruolo del Consigliere delegato ma il ministero della Cultura si sarebbe messo di traverso, bocciando, di fatto, quel ritocco che avrebbe modificato i rapporti di forza nella Fondazione.

L’avviso pubblicato oggi è praticamente la fotocopia di quello del settembre del 2022 e che permise a Valeria Told di assumere l’incarico, salvo poi dimettersi dopo appena un anno.