Stop alle norme salva Ast, l’Azienda siciliana Trasporti e raddoppio dei fondi destinati all’agricoltura. L’Ars approva norme ma non sono esattamente quelle che la maggioranza avrebbe voluto anche se la stessa maggioranza alla fine plaude ai provvedimenti per gli agricoltori.

Le assenze e il tentativo di rinviare tutto

Tutto comincia quando si fa la conta degli assenti e la maggioranza si accorge di non avere i numeri per far passare la norme in discussione, ovvero la mini manovra economico finanziaria correttiva, così come uscite dalla Commissione. Il piano improvvisato è quello di uscire dall’aula e far mancare il numero legale ma la sua applicazione non è delle migliori.

Alla fine la manovrina passa in Aula con i voti di Pd, M5s e Sud chiama Nord dopo che le stesse opposizioni avevano fatto passare alcuni emendamenti nonostante il voto contrario di maggioranza e governo. Il testo originale ne esce stravolto e, approfittando della “distrazione elettorale”  viene approvata una manovra diversa da quella esitata dalla Commissione Bilancio. Sono 23 i voti favorevoli con un astenuto e 9 contrari. In aula c’erano appena 33 deputati, numero appena sufficiente alla legittimità della seduta e solo per effetto di alcuni congedi richiesti da 4 deputati in applicazione delle nuove norme che avrebbero fatto scattare, per loro, le multe in assenza di tale comunicazione.

La maggioranza che vota a favore

Ma il testo non può essere attribuito soltanto all’opposizione. ci sono pezzi di maggioranza che hanno detto sì a questa manovra,. A favore hanno votato proprio alcuni deputati del centrodestra fra cui lo stesso assessore Alessandro Aricò e buona parte del suo gruppo, quello di Fratelli d’Italia (Giorgio Assenza, Giuseppe Catania e Dario Daidone), oltre ad un forzista “ribelle” come Riccardo Gennuso. Ma ci sono anche i nove deputati presenti che non hanno votato ma non sono neanche usciti dall’aula tenendo attivo il numero legale e dunque la loro presenza è stata fondamentale per l’approvazione altrimenti impossibile.

Di fatto non si può parlare neanche di un vero incidente per la maggioranza ma più che altro ancora una volta, di divergenze di veduta nella coalizione di centrodestra anche sulle norme in discussione.

Opposizione all’attacco

“Una maggioranza che pensa solo alla campagna elettorale attraverso slogan e poi quando bisogna intervenire sul comparto agricolo si tira indietro. Il lavoro di oggi dimostra che le opposizioni hanno a cuore con grande senso di responsabilità il bene della Sicilia” dicono Ismaele La Vardera, Michele Catanzaro e Roberta Schillaci.

“In aula – aggiungono – grazie al lavoro di squadra di Sud Chiama Nord, Pd e Movimento Cinque Stelle al comparto zootecnico vanno 5 milioni in più per acquisto dei foraggi, che dunque raddoppiano la somma a disposizione dato che il governo aveva stanziato solo 5 milioni. Sappiamo bene che si tratta di una somma insufficiente, ma quantomeno abbiamo evitato che si trattasse davvero di briciole”.

L’aumento dei fondi lo voleva anche l’assessore Aricò

In realtà anche l’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, aveva messo sul piatto 2,3 milioni di euro in più dando un chiari segnale che anche la maggioranza voleva aumentare quei fondi. Ma alla fine è passata la proposta delle opposizioni che raddoppiava l’aumento.

Ma la maggioranza tiene botta e precisa “Il governo regionale ha mantenuto gli impegni presi con i siciliani mettendo in campo misure concrete a favore di imprese e lavoratori. Il disegno di legge approvato oggi all’Ars, che drena risorse in favore degli allevatori e per gli interventi di contrasto alla crisi idrica, è un primo importante segnale per i comparti agricolo e zootecnico che versano in condizioni di grave crisi” sostengono i deputati del gruppo della Lega – Prima l’Italia all’Ars Luca Sammartino, Marianna Caronia, Mimmo Turano, Salvatore Geraci, Vincenzo Figuccia, Giuseppe Laccoto.

Sbloccati i pagamenti ai creditori

Ma la cosa importante, secondo la maggioranza, è un’altra ovvero che con le variazioni si sono sbloccati i pagamenti ai creditori della Regione  “Una variazione di bilancio di quasi quattro miliardi di euro, approvata ieri all’Ars, consentirà alla Regione di pagare tutti i suoi creditori” conferma. Carmelo Pace, capogruppo della Democrazia
Cristiana all’Ars.

“Si tratta di un emendamento tecnico contenuto all’interno della manovra da 21 miliardi di euro per gli interventi in
favore dell’agricoltura e zootecnia e contro la crisi idrica, approvata ieri”.

“Sono stati sbloccati, infatti, 3.894.771.337 euro, senza i quali si sarebbe verificato un blocco della spesa sia per quanto riguarda i fondi regionali che extraregionali. Si è trattato pertanto di una misura che porterà ad estinguere i debiti fin qui contratti e che permetterà alla Regione di poter continuare a spendere le risorse così come programmato”.

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