Saranno santi Carlo Acutis, lo studente morto a soli 15 anni il 12 ottobre 2006 a Monza e beatificato da papa Francesco il 10 ottobre 2020, e il beato Giuseppe Allamano, fondatore delle Missioni della Consolata, nato a Castelnuovo Don Bosco il 21 gennaio 1851 e morto a Torino il 16 febbraio 1926.

Durante un’udienza con il cardinale Marcello Semeraro, prefetto per le Cause dei Santi, il Papa ha autorizzato il Dicastero a promulgare i decreti relativi ai miracoli attribuiti alla loro intercessione.

Altri santi e beati

Bergoglio ha anche approvato i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi per la canonizzazione dei Beati Emanuele Ruiz e 7 compagni, dell’Ordine dei Frati Minori, e Francesco, Abdel Mooti e Raffaele Massabki, fedeli Laici, uccisi in odio alla Fede a Damasco (Siria) tra il 9 e il 10 luglio 1860. Il Papa ha deciso di convocare un Concistoro, che riguarderà anche la canonizzazione oltre che dei Beati Giuseppe Allamano e Carlo Acutis anche di Marie-Léonie Paradis ed Elena Guerra.

Chi è Carlo Acutis

Carlo Acutis è considerato il patrono di Internet per la sua passione per l’informatica. Nato a Londra e cresciuto a Milano, frequentava il liceo classico presso l’Istituto Leone XIII dei padri Gesuiti. A Carlo Acutis è attribuita la guarigione miracolosa di Matheus, un bimbo brasiliano di 6 anni affetto da pancreas anulare, una rara anomalia congenita.

Carlo, nato il 3 maggio 1991 e morto il 12 ottobre 2006, ha vissuto a Milano. Fin da piccolo non ha mai nascosto il suo obiettivo di raggiungere la santità. Tra le sue celebri frasi ci sono: “Se ci si mette di fronte al sole ci si abbronza… ma quando ci si mette dinnanzi a Gesù Eucaristia si diventa santi” e “L’Eucaristia? È la mia autostrada per il Cielo!” e “Tutti nasciamo originali, molti moriamo fotocopie”.

Oltre a studiare, Carlo trovava il tempo per insegnare catechismo ai bambini che si preparavano alla Prima Comunione e alla Cresima, fare volontariato alla mensa dei poveri dei cappuccini e delle suore di Madre Teresa, soccorrere i poveri del suo quartiere, aiutare i bambini in difficoltà con i compiti, fare opere di apostolato su internet, suonare il sassofono, giocare a pallone, progettare programmi al computer, divertirsi con i videogiochi, guardare film polizieschi e girare filmini con i suoi cani e gatti.

Carlo è stato sepolto nel cimitero di Assisi, dove è rimasto fino alla traslazione nel Santuario della Spogliazione il 6 aprile 2019. La reliquia del cuore di Carlo Acutis è conservata nella cattedrale di San Rufino ad Assisi, nell’altare dedicato al beato, inaugurato il 16 ottobre 2022.