Ierimattina, nel trentaduesimo anniversario della strage di Capaci, circa cinquemila studentesse e studenti di 56 scuole di Palermo hanno reso omaggio alle vittime dell’eccidio del 23 maggio 1992 e di tutte le persone uccise dalle mafie con un’iniziativa organizzata dalla Rete per la Cultura Antimafia nella Scuola che si è svolta davanti al Tribunale.

Nella piazza piena e colorata venti scuole si sono alternate in performances artistiche, tra drammatizzazioni teatrali, letture di poesie, esibizioni musicali e flash mob al termine delle quali ragazze e ragazzi del 56 scuole partecipanti hanno formato una grande catena umana in un abbraccio affettuoso e solidale con il Palazzo di giustizia.

A Piazza della Memoria una delegazione di studenti, docenti e dirigenti scolastici ha poi partecipato al momento di solenne ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta organizzato dai magistrati e dagli avvocati di Palermo in toga.

“Questo partecipato ed importante momento – spiega Giusto Catania, preside della scuola Giuliana Saladino, capofila della Rete – è la dimostrazione della forza e della tenacia dell’impegno pedagogico quotidiano dei docenti siciliani per l’affermazione della legalità ed è il segno simbolico dell’alleanza tra le aule della scuola e quelle della giustizia per il contrasto alla cultura mafiosa”.

“Migliaia di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, oggi sono qui con gli insegnanti per rinnovare la memoria delle vittime innocenti di mafia che hanno perso la vita facendo il loro dovere – aggiunge Catania – Con le loro emozionanti esibizioni artistiche ci ricordano che il futuro si costruisce nell’impegno quotidiano”.

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