Un incendio si è scatenato nel primo pomeriggio nell’area del Molo Sant’Antonio, una porzione del Porto di Siracusa dove un tempo sarebbe dovuto sorgere l’approdo del gruppo Caltagirone.
Il rogo in un cassone
Le fiamme si sono originate, secondo una prima ricostruzione, da un cassone al cui interno c’era del materiale plastico e così, non appena si è scatenato il rogo si è formata una colonna, abbastanza alta, di fumo nero, che ha destato non poca preoccupazione tra i residenti della zona.
Del resto, nei mesi scorsi, un incendio, scoppiato a ridosso dell’area Spero, anch’essa nel porto di Siracusa, tenne in scacco la città per ore, costringendo i vigili del fuoco a chiudere tutti gli accessi.
I vigili del fuoco
Anche in quest’ultimo caso, sono al lavoro i pompieri del comando provinciale di Siracusa che stanno provando ad arginare la marcia delle fiamme, in modo che vengano circoscritte.
Le indagini
Completate le operazioni di spegnimento, saranno avviate le indagini da parte delle forze dell’ordine per capire se si tratta di un incendio di matrice dolosa o accidentale. Certo, pensare alla autocombustione come ipotesi più prevedibile è abbastanza difficile, in ogni caso, nelle prossime ore, il quadro sarà più chiaro.
La denuncia del delegato di Neapolis
“L’incendio -verificatosi oggi pomeriggio, nell’area privata a servizio del cantiere della Ditta che avrebbe dovuto realizzare il Porto turistico, poi fallita, tradisce la spregiudicatezza con la quale si è operato sul nostro territorio” dice dice il delegato del quartiere Neapolis, Giovanni Di Lorenzo.
“Dopo anni materiali sono ancora lì”
“Dopo un decennio, ancora, i materiali giacciono lì, abbandonati, ed i containers sono ricovero di fortuna per i senzatetto e per le più svariate attività. Avrebbe dovuto essere impegno della curatela assicurare le condizioni di sicurezza ed igiene dei luoghi, invece che abbandonare tutto al proprio destino ed all’inedia degli anni”
“Nella prospettiva della stagione estiva, che vedrà – mai come quest’anno – temperature particolarmente torride a causa della mancanza di piogge, appare urgente e necessario operare per la pulizia della zona, assicurando le condizioni migliori per scongiurare, lì come in tutto il territorio cittadino di Neapolis e di Siracusa, eventi come quelli di oggi” conclude Di Lorenzo.





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